Ferrari: Leclerc, Sainz... quando tutto va storto

Ferrari: Leclerc, Sainz... quando tutto va storto© Getty Images

Qualche bel segnale incoraggiante ci sarebbe, ma in un weekend come questo del GP d'Australia ne sono capitate praticamente di tutti i colori. Rendendo infine la gara un pretesto per tornare a casa delusi...

Alessandro Gargantini

04.04.2023 09:46

Facile tirar fuori la legge di Murphy in un fine settimana così. "Se qualcosa deve andare storto, lo farà e basta", e così è stato per la Scuderia Ferrari a Melbourne in un fine settimana che più in salita non poteva essere per la squadra guidata da Frederic Vasseur. Sono bastati otto giri di corsa per ridurre ai minimi termini le speranze di conquistare il primo podio stagionale per i due alfieri della Casa del Cavallino, con Charles Leclerc entrato in contatto con Stroll, sprofondato nella sabbie delle vie di fuga e costretto al ritiro già nel corso del primo giro e Carlos Sainz completamente spiazzato dall’interruzione del Gran Premio a seguito dell’uscita di Alex Albon dopo sette giri di corsa, quando lo spagnolo aveva, come George Russell, compiuto il primo cambio gomme. Otto giri di cinquantotto, e la Scuderia Ferrari si è trovata a ranghi dimezzati e con Sainz undicesimo, alle prese con una rimonta dal sapore di un’impresa, visto che l’interruzione del Gran Premio ha annullato il vantaggio di avere già montato le gomme Hard che gli strateghi della Casa del Cavallino avevano pianificato per lo spagnolo. L’aver anticipato la mossa, una scelta spesso vincente, questa volta si è rivelata una trappola, una zavorra per lo spagnolo che era scattato molto bene ed era risalito al quarto posto alle spalle di Verstappen. Ma quando le cose devono andare storte, lo fanno e basta. Appunto. Ma gli ostacoli per il ferrarista non erano finiti qui.

OTTIMO RECUPERO DI SAINZ

SI PRENDE SULLE SPALLE IL CAVALLINO CON LECLERC OUT

E' un Sainz con i nervi a fior di pelle quello che ha ripreso il Gran Premio al di fuori della top ten e che si è trovato a sorreggere il peso della Scuderia Ferrari da solo in una situazione di grande svantaggio. Una situazione purtroppo in linea con una stagione vissuta finora costantemente controvento, nella quale Leclerc si ritrova inaspettatamente con solo sei punti dopo i primi tre appuntamenti stagionali, contro i sessantotto del 2022, e la Casa del Cavallino non è riuscita a schiodarsi dal quarto posto tra i Costruttori, classifica nella quale primeggiava dodici mesi prima.

Quanto a Sainz, scivolato fuori dalla zona punti alle spalle di Piastri al restart del nono giro, il madrileno si è rimboccato le maniche ed è stato autore di una rimonta molto convincente, consentita da una monoposto che ha tratto grandi benefici dell’ottimo lavoro svolto sull’assetto con le mescole Hard. Il madrileno ha potuto spingere senza mandare in crisi i suoi pneumatici ed è risalito, sorpasso dopo sorpasso, dall’undicesimo al quarto posto alle spalle di Alonso nel corso del venticinquesimo giro. Da quel momento, Sainz si è incollato agli scarichi dell’Aston Martin dell’asturiano senza avere però la forza di scavalcarla. Ma proprio quando la quarta posizione sembrava ormai destinata ad andare agli archivi, a due giri dal termine è avvenuto il contatto di Magnussen contro le barriere che ha provocato la seconda interruzione del Gran Premio a due giri dal termine.

IL CONTATTO CON ALONSO QUANDO IL PODIO ERA ALLA PORTATA

UNA PENALITA' CHE FA DISCUTERE

Sainz ha individuato nella ripartenza l’unico momento utile per attaccare Alonso e per portare a Maranello il primo podio stagionale. I due spagnoli sono venuti a contatto, con l’asturiano che ha innescato una carambola multipla che ha determinato la chiusura in anticipo della corsa e portato la direzione gara ad infliggere una penalizzazione di cinque secondi che ha fatto retrocedere Sainz al dodicesimo posto. Era dalla corsa di Baku del 2022 che la Scuderia Ferrari non rientrava a Maranello senza raccogliere nemmeno un punto. Si potrebbe discutere a lungo sul severo provvedimento che ha fatto infuriare Sainz e lascia perplessa la Casa del Cavallino, anche perchè il pilota spagnolo non è stato nemmeno sentito dalla direzione gara prima di far scattare la sanzione.

LO SGUARDO DI CHI SI SENTE VITTIMA

Certo, la bella gara di Carlos Sainz, specie nel nale, qualche sbavatura magari l’ha avuta, però la sorte (e anche la penalizzazione) che gli è toccata lo ha reso bersaglio di una negatività eccessiva quanto del tutto immeritata, che in classifica l’ha posto addirittura fuori dalla top ten...

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