Sainz fa mea culpa: a Baku è tutta questione di feeling

Carlos non trova le sensazioni giuste a Baku per andare all'attacco con la SF-23, un feeling che ha provato a costruire ma senza esito. Il parco chiuso congela le possibilità di intervento sull'assetto

Fabiano Polimeni

28.04.2023 17:28

Il distacco è pesante per Carlos Sainz. Seconda fila domenica ma con ben 8 decimi di distacco dalla Ferrari che fa la pole. Il feeling trovato da Leclerc nell'attaccare il primo e secondo settore è mancato al pilota spagnolo, che ammette di non aver mancato la quadra sin dalle prove libere del mattino.

I 60 minuti di libere 1 sono stati assolutamente virtuali, viste le bandiere rosse a interrompere l'azione e la possibilità per i piloti di trovare sempre più il limite. In questo Leclerc è stato magistrale, bravo a trovare - come già in passato era riuscito a fare a Baku - il ritmo su una pista insidiosa. 

Difficile costruire il feeling pilota-macchina-pista

"Penso che dall'esterno si sia visto come non fossi al 100%.  Non ero a mio agio, ho faticato tanto sin dalle libere 1: mancava passo e feeling", racconta Sainz. "Stavo provando a trovare il feeling ma ogni volta che ci provato commettevo un errore e tornavo un passo indietro".

Con la fiducia nel portare la macchina al limite e sfiorare i muretti arriva l'errore, non arriva il tempo e, di conseguenza, Carlos si è trovato a dover utilizzare un treno di gomme morbide nuove in più che poi è mancato in Q3. L'ampio gap rimediato dall'1'40"203 ottenuto da Leclerc è anche in questo fattore.

Le gomme usate ampliano il distacco

"Alla fine ho pagato il non avere un set extra di gomme nuove e questo ha aperto il gap. È colpa mia, non sono stato veloce né comodo in macchina. È strano, perché ero reduce da una buona gara", ancora Carlos. "Prima della Q3 ho usato 3 set, Charles e gli altri 2. Non ero nella stessa condizione ma è colpa mia, è avvenuto per errori miei, tra testacoda, lunghi... Già dalle libere 1 è stato così. 

Peccato per il parco chiuso, non posso toccare la macchina e vedere cosa si può fare. Vedremo ora cosa fare per essere più veloce domani".


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