La gara azera premia la Williams, con Albon e Colapinto entrambi tra i primi 10. Zona punti chiusa da Bearman che precede Hulkenberg. Due conferme su giovani di talento
I punti sono la certificazione del buon lavoro fatto in pista. La stretta di mano di Lewis Hamilton, a fine gara, vale ancora di più.
In Azerbaijan, Colapinto e Bearman chiudono in ottava e decima posizione, separati dalla Mercedes del campione inglese. Al di là del record stabilito da Bearman (due GP corsi e due volte in zona punti), le prestazioni del pilota Haas e di Colapinto in Williams hanno convinto appieno, su una pista dov'era facile sbagliare.
Colapinto sta sfruttando al meglio lo scampolo di stagione guadagnato con la sostituzione di Sargeant. Già a Monza si era ben comportato, ma su una pista classificabile "facile". Le insidie di Baku erano ben superiori, quelle di Singapore saranno massime.
L'ottavo posto è aiutato dal ritiro di Perez e Sainz, tuttavia, anche con i due al traguardo, un piazzamento in decima posizione e a un paio di secondi di distacco da Albon, avrebbe avuto un grandissimo valore.
"Sinceramente è una sensazione fantastica, sono felicissimo e molto fiero del team. Quanto abbiamo raggiunto insieme è incredibile e sono felicissimo del lavoro che stiamo facendo", le parole del pilota argentino.
"In questi punti c'è tanto impegno profuso e abbiamo già scalato una posizione nel campionato Costruttori. È solo la seconda gara che corriamo insieme e abbiamo ottenuto molti punti con Alex. Quindi, un risultato straordinario, sono felicissimo per il team, lo meritano.
E' un sogno che si avvera, la stagione è ancora lunga e restano molte gare. È un grande inizio, però, dà tanta motivazione verso la prossima gara". Non resta che continuare sulle buone impressioni, mettersi in mostra e sperare che si apra un'opportunità in futuro, per giocare le proprie carte da titolare a tempo pieno.
In casa Haas, la conferma è Bearman. Velocissimo in qualifica, in gara è lui a portare i punti, 3 decimi davanti a Hulkenberg.
Cinquantuno giri corsi bene, non senza errori, specialmente nella gestione del primo stint. "La gara è stata difficile, nel primo stint ho corso con un po' di cautela e ho perso un po' l'aggancio al gruppo. È stato difficile", dice l'inglese, riconoscendo il passo superiore di Hulkenberg e quanto potesse ancora spingere la Haas senza mandare in crisi le gomme.
"Nel secondo stint è andata molto meglio, sono rimasto bloccato nel traffico in un paio di occasioni e ogni volta che provavo il sorpasso perdevo aderenza al posteriore. Mi ci sono voluti alcuni giri per recuperare ma ogni volta che avevo aria pulita riuscivo a girare su un buon passo. Però, non è facile trovare aria libera su questa pista".
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