Ferrari, Vasseur: in Belgio è tempo di osare dopo prudenza ed errori

Ancora una gara Sprint e chissà che insieme al format alternativo di week end non torni anche la velocità in Ferrari, come in Austria, ultimo appuntamento nel quale si è corsa la gara breve al sabato. 

Le ultime esibizioni della Rossa hanno lasciato parecchio a desiderare, in deficit di prestazione anche su una pista come l'Hungaroring. Frederic Vasseur non fa mistero di una condizione evidente, "siamo reduci da due gare nelle quali non siamo stati in grado di concretizzare il potenziale della SF-23.

Il Gran Premio del Belgio (qui trovi gli orari del fine settimana), su una delle piste storiche della Formula 1, ci offre l’occasione di riprendere il percorso di miglioramento iniziato in Canada e interrotto recentemente da atteggiamenti troppo prudenti e anche da qualche errore di troppo. Charles e Carlos sono due dei piloti più forti in Formula 1, ma dobbiamo metterli in condizione di sfruttare le loro doti".

Poco tempo per essere subito a punto

La sfida più importante del week end sarà senza dubbio la messa a punto in un'ora appena di prove libere. Arrivare con una base di assetto, dal lavoro al simulatore, già a punto nell'equilibrio tra velocità nel primo e terzo settore e carico aerodinamico nel secondo, sarà fondamentale visto il poco tempo disponibile per effettuare correzioni alla ricerca del bilanciamento ideale. 

Nel recente passato, il GP del Belgio ha premiato chi ha optato per scelte d'assetto un po' più cariche, orientate a gestire bene le gomme e affrontare il settore centrale, più guidato sebbene sempre velocissimo.
"I valori alle spalle della Red Bull sono incredibilmente ravvicinati, con cinque squadre che a tutte le gare lottano sul filo dei millesimi: da parte nostra dobbiamo curare ogni dettaglio del fine settimana – dalle prove libere del venerdì all’ultimo giro della domenica – perché un decimo può valere una o due posizioni", aggiunge Vasseur.

Non c'è motivo per cui a Spa, come a Silverstone, i rivali davanti alla Rossa non debbano essere ancora McLaren e Mercedes, oltre a una Red Bull da considerare a sé.

"Conosciamo i nostri punti deboli, e i team nostri avversari non stanno a guardare. In Belgio e nel seguito di campionato dobbiamo scendere in pista con la massima concentrazione e anche disposti a osare".