GP Belgio, l'analisi a caldo: capolavoro di Russell! Mercedes dominante, delude la McLaren

A Spa la strategia è determinante: coraggiosa e decisiva la mossa di Russell, unico a captare il potenziale della singola sosta. Verstappen si difende, McLaren delude

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28.07.2024 16:41

Una corsa tutta strategia in Belgio, tattica e per nulla scontata fino in fondo. Alla fine ha vinto l'azzardo di Russell, meraviglioso nel lunghissimo stint finale. Battuto Hamilton, ma comunque stupenda la doppietta Mercedes.

Russell: velocità? No, strategia

È stata una Spa molto tattica, soprattutto nella prima parte di gara, quando il gruppone è rimasto piuttosto compatto con un trenino di macchine tutte in zona Drs. Un trenino capace di sgranarsi in occasione delle soste, con duelli però sempre pronti a riproporsi dopo ogni pit-stop. Questa la fotografia di una Spa molto equilibrata nei valori in pista, e per questo decisa dai dettagli.

Hamilton metronomo, Russell coraggioso

Hamilton ha costruito la sua gara nei primi chilometri, quando ha passato al via Perez e Leclerc al terzo giro. Lewis e la Mercedes hanno sorpreso per la prestazione tenuta per tutto l'arco della gara con un W15 piuttosto carica aerodinamicamente e soprattutto in difficoltà  venerdì. Il passo indietro sul fronte degli aggiornamenti ha invece premiato la casa della Stella, con Hammer capace di fare l'andatura praticamente per tutta la corsa, eccezion fatta nei giri dei pit-stop.

È stato l'azzardo di Russell a stravolgere tutto, con George capace di un'unica sosta (ben 34 giri sulla hard) e di una vittoria clamorosa. Tutto ciò a conferma della bontà della W15 tra le Ardenne. Gestione di gomma perfetta e Mercedes che si dimostra velocissima in questa fase di stagione.

GP Belgio, rivivi la gara giro dopo giro

McLaren e Red Bull, sfida incrociata

Né le McLaren né le Red Bull sono state in grado di mettersi veramente in lizza per la vittoria. Norris ha pagato una brutta partenza (aveva Verstappen alle spalle già al terzo giro), ma tutto sommato non si è vista da parte della McLaren la superiorità mostrata nei long run del venerdì. Solo nel finale Piastri è veramente emerso, ma non con il vantaggio che si pensava potesse avere la MCL38: alla fine il 3° posto è un po' una delusione per una macchina che come potenziale venerdì poteva ambire alla doppietta.

Dal canto suo la Red Bull non ha avuto il passo mostrato in qualifica, esaltato dall'alto carico aerodinamico scelto. Nel giorno dell'ennesimo crollo di Perez (8°, tanta fatica nello stint centrale), Verstappen e la Red Bull hanno limitato i danni, soprattutto in virtù della partenza in sesta fila dell'olandese. Chiudere davanti a Norris può essere visto come un piccolo successo, anche se continuano le domande sulla RB20, ormai per nulla dominante.

Ferrari: difficile fare meglio di così?

La Ferrari ci ha creduto in avvio, con Leclerc che dopo il sorpasso subìto da Hamilton era riuscito comunque a rimanere vicino ad Hammer. La Rossa del monegasco ha perso sul finale, quando ha dovuto arrendersi a Piastri ed ha dovuto stringere i denti su Verstappen e Norris. Podio andato, ma almeno salvo il 4° posto con una macchina che ha evidentemente bisogno di aggiornamenti.

Anche Sainz ha cercato di fare il massimo, soprattutto in virtù della strategia alternativa (unico tra i top a partire con la hard). Il dubbio nel caso dello spagnolo è lo stint centrale, con appena 8 giri su gomma media: forse una distribuzione diversa dei giri avrebbe permesso a Carlos di essere più vicino a chi gli ha chiuso davanti, anche se è tutto da vedere.

L'ordine d'arrivo


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