Leclerc, la Ferrari imprevedibile e i compromessi sul bilanciamento

Leclerc, la Ferrari imprevedibile e i compromessi sul bilanciamento© Ferrari

La SF-23 è un progetto troppo sensibile al vento e dalle reazioni imprevedibili per i piloti. Leclerc spiega come le scelte d'assetto necessarie siano lontane dal suo stile di guida

F.P.

31.08.2023 ( Aggiornata il 31.08.2023 14:10 )

Troppo elevate le aspettative coltivate in inverno, a partire dalla presentazione della Ferrari SF-23 (che resta il momento più bello, appassionante, unico della stagione della Rossa), su un progetto nato in una continuità di fatto con la monoposto del 2022.

Così, senza scomodare un'inarrivabile Red Bull, ben presto la stagione del Cavallino rampante si è trasformata in un ruolo da comprimario insieme ad altre squadre. Deluse di lusso come Mercedes, oppure autrici di recuperi sorprendenti come Aston Martin.

La SF-23 è una monoposto imprevedibile. È il tratto più problematico che i piloti hanno segnalato. Enrico Cardile ha promesso scelte diverse sulla monoposto del prossimo anno, decisioni di un'architettura diversa per provare almeno a riportare la Ferrari in corsa per una vittoria di GP.

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Quanto soffre i cambi di vento

Alla vigilia di Monza, le caratteristiche del circuito autorizzano a sperare in una competitività migliore di quanto non sia stato in Olanda. Un appuntamento critico per Charles Leclerc, culminato nell'errore in qualifica. I limiti della macchina, che non permette un assetto e un bilanciamento idonei allo stile di Leclerc, sono la parte cruciale di quanto avviene in pista.

"La cosa molto delicata è il fatto che io preferisca macchine sovrasterzanti, è da sempre un tratto del mio stile di guida. Quest'anno ci siamo ritrovati con una macchina che non è sovrasterzante ma è molto imprevedibile", spiega Leclerc in un'intervista a BBC Sport. "È condizionata molto più dei nostri avversari dalla direzione del vento. È chiaro che, girando in pista troverai sempre una condizione di vento di coda a un certo punto e questa non è una situazione molto comoda nella quale trovarsi. È impossibile da prevedere per il pilota".

Le vicende contrattuali non sono oggi la priorità da discutere. Sul tema, Leclerc ripete quanto ha detto già in primavera, alla vigilia di Baku: il desiderio è di continuare con la Ferrari e di arrivare a vincere il titolo con la Rossa. 

Uno stile di guida inconciliabile con la SF-23

È fondamentale lavorare per indirizzare lo sviluppo del 2024, approfondire oggi quel che il prossimo marzo dovrà trasformarsi da punto debole a punto di forza. Restano 9 gare al termine del mondiale, da trattare come fossero 9 occasioni di test.

"Abbiamo ancora delle limitazioni nella macchina, comunque è molto migliorata rispetto a inizio stagione. Guidare con una macchina puntata sull'anteriore rende questa caratteristica di imprevedibilità ancora più difficile da gestire. All'inizio della stagione ho faticato molto", prosegue Leclerc.

"Per ritrovarmi con momenti un po' meno imprevedibili ho dovuto gestire un bel po' di sottosterzo. Non è la condizione che cerchi e non è il bilanciamento che mi piace di più. Non si addice al mio stile di guida. Però ci abbiamo lavorato, abbiamo reagito bene e compiuto davvero un gran passo avanti, adesso dobbiamo continuare ad aggiungere prestazione e lavorare su questo punto debole".


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