Hamilton deluso dalla squalifica: tanti altri l'hanno fatta franca

Hamilton deluso dalla squalifica: tanti altri l'hanno fatta franca© Getty Images

Dopo il mancato superamento delle verifiche tecniche, per eccessiva usura del pattino sul fondo, Hamilton si interroga sulla copertura dei controlli condotti dalla Fia

Fabiano Polimeni

27.10.2023 ( Aggiornata il 27.10.2023 09:40 )

Da un lato la Fia, che spiega la ratio delle verifiche tecniche effettuate a ogni week end di gara, "a campione" perché non vi sarebbe il tempo materiale di sottoporre 20 monoposto a verifiche integrali.

Dall'altro i piloti, alcuni soprattutto, con Lewis Hamilton a riassumere i fatti del dopogara di Austin in un concetto molto semplice: "C'è chi l'ha fatta franca". 

Mercedes e Ferrari sono risultate a fine gara con un'usura del fondo eccessiva (inferiore ai 9 mm di spessore residuo, dai 10 mm di misurazione del fondo da nuovo) sulle macchine di Hamilton e Leclerc. Due infrazioni identiche su quattro verifiche condotte in materia di usura del pattino, effettuate dopo la gara anche sulle monoposto di Norris e Verstappen, risultate in regola.

"Chiaramente è una delusione enorme, ogni volta che la Formula 1 fa dei passi in avanti - in un week end che è stato incredibile -, poi ne compie altri che ci riportano indietro. È assurdo che verifichi quattro macchine e il 50% di queste non supera i controlli.

Ho avuto informazione da molti altri che c'erano tante altre macchine illegali ma non sono state verificate e l'hanno fatta franca", dice Hamilton a Città del Messico.

Estendere le verifiche in caso di infrazione

Per alcuni, vedi Verstappen e Albon, se sottoporre a verifiche complete ogni monoposto è materialmente impossibile, allora andrebbe perlomeno estesa la verifica alla seconda macchina in caso di infrazione rilevata su quella sottoposta a controllo. 

"Se c'è un pilota di un team che risulta con una macchina illegale, c'è una probabilità molto, molto alta che l'altra macchina sia anche fuori dai limiti", commenta Albon. "Non so quanto tempo in più ci vorrebbe per sottoporre alle verifiche un paio di altre macchine, però non penso sarebbe un problema. Non sono, tuttavia, un commissario delle verifiche tecniche". 

Una soluzione parziale, poiché approfondirebbe un'eventuale condotta errata di squadre specifiche ma senza allargare il campione esaminato, ovvero, team differenti.

Hamilton: non cercavamo di girare bassi

"Su Austin ho sentito dire che cercavamo di girare più bassi, però è la pista più sconnessa su cui abbiamo corso. Non è una questione legata al girare troppo bassi ma al fatto che è molto sconnessa e alcune macchine riescono a gestire l'altezza meglio, ad esempio Red Bull. A ogni modo, cose che capitano", commenta ancora Hamilton.

"Corro qui da 16 anni e ci sono state molti altri scenari simili a questo, dove alcuni piloti se la sono cavata su certe cose e altri sono stati sfortunati perché sono stati verificati.

Penso assolutamente che servirebbe una struttura migliore per garantire che sia equa su tutti i fronti". 


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