"Ha fatto come me in Qatar", commenta Hamilton a caldo, prima di salire sul podio di Città del Messico, nel guardare gli episodi chiave della gara. Manovra simile, esito uguale: ritiro per Sergio Perez, che deve difendere la posizione nel mondiale Costruttori dall'assalto di Lewis.

Con il secondo posto ottenuto in Messico, l'inglese torna a 20 punti di distacco e davanti ha una gara favorevole quale sarà il GP del Brasile, peraltro gara Sprint e con un extra di punti. Può riuscire il sorpasso?

Interlagos "casa" di Hamilton, Perez dalla sua Las Vegas?

Con il GP di Las Vegas e Abu Dhabi prossime gare dopo Interlagos, Perez avrà terreno teoricamente favorevole per chiudere una stagione difficilissima. Sui circuiti cittadini il Checo di inizio anno ha saputo dare il meglio e Las Vegas lo attende.

"Dipende in gran parte dalle gare che correrà Checo. Hanno una macchina da titolo iridato, lui è stato solo sfortunato, penso, in certe situazioni", così Hamilton a fine gara, sulle chance di prendersi il secondo posto.

"Io è vero che ho perso molti punti nelle ultime due gare ma in questa è toccato a lui. È una situazione in continuo cambiamento".

Una sfida che dopo un terzo di campionato vedeva Fernando Alonso convinto di poter ambire al secondo posto, salvo registrare oggi il tracollo nelle prestazioni della Aston Martin e Fernando agganciato al quarto posto da Carlos Sainz e con un occhio da tenere su Lando Norris.

Priorità al piazzamento Mercedes

"Arrivando qui, dopo aver perso i punti della scorsa settimana, non pensavo che il secondo posto sarebbe rimasto un obiettivo alla portata però, dopo la gara di oggi, sì, daremo del nostro meglio", dice ancora Hamilton sulla corsa per superare Perez.

"Sinceramente, che arrivi secondo o terzo, non è un risultato che fa una grande differenza per me. È più importante ottenere il secondo posto nel mondiale Costruttori ed è su quello che sono concentrato. Dovessimo arrivare secondi anche nel Piloti sarebbe un di più".

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