GP Olanda, FP2: Ferrari al top davanti ad Hamilton, Verstappen 8°

GP Olanda, FP2: Ferrari al top davanti ad Hamilton, Verstappen 8°© Getty Images

Charles Leclerc si è preso il miglior tempo nelle prove libere 2 di Zandvoort, precedendo il compagno di squadra Sainz ed Hamilton, mentre Verstappen ha chiuso indietro nella lista dei tempi, pur facendosi valere nei long run

02.09.2022 ( Aggiornata il 02.09.2022 17:17 )

Due Ferrari davanti al termine delle libere 2 del Gran Premio d'Olanda. E' questa la cartolina che arriva da Zandvoort, dove Leclerc e Sainz si sono messi a comandare la classifica del secondo turno del venerdì. Dietro di loro Hamilton, 8° Verstappen.

I primi tre in un fazzoletto

Una buona Ferrari quella vista in azione nel pomeriggio di Zandvoort, un segnale di incoraggiamento dopo i problemi di Spa. Per quanto si sia trattato solamente del venerdì, e dunque di una situazione ancora tutta in evoluzione, la F1-75 ha risposto bene tra le curve olandesi. Entrambi i piloti del Cavallino Rampante sono andati forte, stampando tempi praticamente identici tra loro: Charles Leclerc si è messo davanti in 1'12"345, appena 4 millesimi più rapido del compagno di squadra Carlos Sainz. Molto competitiva sul giro secco pure la Mercedes, che con Hamilton si è presa il terzo tempo a soli 72 millesimi dal riferimento del monegasco. In generale, tempi meno irresistibili del previsto: il miglior crono di Charles è stato appena un decimo più rapido rispetto al miglior tempo messo a segno in FP1 da Russell. Probabile abbia influito l'innalzamento della temperatura dell'asfalto, passato dai 29° C delle libere 1 ai 36° C delle libere 2.

Per contro, a deludere in questo turno di libere è stata la Red Bull, almeno per quanto riguarda la prestazione sul giro secco. Max Verstappen è stato alla guida di una RB18 che non sembrava perfetta nei sali e scendi di Zandvoort, e probabilmente il beniamino del pubblico ha pagato anche il non aver praticamente girato nelle libere 1, dal momento che la confidenza su questo tracciato è un fattore molto importante. Sulla macchina del campione in carica, che si è preso praticamente sette decimi (0"697, per l'esattezza) si è intervenuti a metà sessione con un cambio di assetto, segno che qualcosa a Max non piaceva. Tuttavia, il più in difficoltà è parso Sergio Perez: solo 12° il messicano, attardato di 1"148 dal vertice. C'è da dire che la scuderia di Milton Keynes ha optato per un programma di lavoro diverso dal solito.

Stint di gara troppo brevi per valutare

Nelle brevi simulazioni di passo gara Verstappen ha dimostrato di poter stare con le Ferrari, segno che il divario sul giro secco è probabilmente legato al non essere ricorso ad una vera e propria simulazione di qualifica, con Max che il suo miglior tempo di giornata lo ha ottenuto molto in anticipo rispetto alle Ferrari, e per di più senza una vera e propria simulazione di qualifica. I riferimenti con il pieno di benzina tuttavia sono stati poco indicativi, perché piuttosto brevi (ormai si parla di short run, non di long run) e soprattutto fermati dalla bandiera rossa esposta per l'uscita di pista di Tsunoda. Andremo dunque verso la gara con pochi riferimenti cronometrici con i serbatoi pieni.

I tempi


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