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Sainz tra pronostici impossibili in Olanda e un punto forte della Ferrari

Carlos non si sbilancia in vista del GP a Zandvoort e con differenze minime nella lotta dietro Red Bull. L'obiettivo è correre per il secondo posto nel Costruttori. Nelle libere 1 continueranno le sperimentazioni

Sainz tra pronostici impossibili in Olanda e un punto forte della Ferrari

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

24 ago 2023

Se il confronto fosse su un campo da calcio, l'imprevedibilità della SF-23 avrebbe del geniale, sarebbe un valore aggiunto e indosserebbe la maglietta da "numero 10" del pallone che fu. La sfida, però, si gioca in pista e l'imprevedibilità della monoposto è uno dei tratti critici che Carlos Sainz richiama, ancora, alla vigilia del GP d'Olanda.

Sulla carta, per Carlos Zandvoort potrebbe essere catalogata tra le piste favorevoli alla Ferrari. Poi, però, guardi il Belgio e l'Ungheria e i dubbi diventano legittimi. "Non so, la pista potrebbe essere tra le migliori per noi ma se guardiamo all'Ungheria non è andata così. Per noi è molto difficile fare previsioni, anche visti i distacchi molto ristretti che ci sono rispetto a Mercedes, Aston Martin, McLaren. Siamo tutti in 1-2 decimi a ogni qualifica. La differenza in posizioni è enorme con variazioni così ridotte", spiega il pilota spagnolo, reduce da una pausa estiva trascorsa insieme ad amici e famiglia: "Mi sono rilassato sì ma siamo pur sempre nel mezzo della stagione e pensi a cosa puoi fare meglio nella seconda parte, a cosa potevi fare meglio nella prima parte di campionato.

Al lavoro per il presente e in vista del 2024

Abbiamo già riacceso l'interruttore e siamo pronti a ripartire. Lo spirito è quello di arrivare a capire il più possibile della macchina di quest'anno, provando cose diverse nelle libere 1 e 2, cercare di capire meglio il regolamento e cosa ci manca rispetto al nostro punto di riferimento che è Red Bull. Inoltre, stiamo lavorando tanto al simulatore, cercando di dare una svolta a questa stagione ma anche facendo di tutto per metterci in una posizione migliore per l'anno prossimo".

Servirà attendere le prime prove libere per scoprire come la Ferrari SF-23 digerirà l'ottovolante di Zandvoort. "Preoccupazioni? Non è un segreto che ci è mancata una certa costanza quest'anno, è stata una grande difficoltà prevedere dove potessimo essere veloci e dove no. Ci aspettavamo che l'Ungheria potesse essere un week end positivo e Spa, invece, più difficile. Questo dimostra che c'è qualcosa di intrinseco che non riusciamo a capire bene", continua l'analisi di Sainz. "Questa mancanza di comprensione è ciò su cui ci stiamo concentrando, in questo week end e nella seconda parte.

Il lato positivo è che la macchina dà buone possibilità in qualifica. Ci permette di qualificarci un po' più in alto di quello che è il passo gara. Dobbiamo concentrarci sul rendere la macchina più veloce in gara, tenendoci stretti i risultati buoni della qualifica".

Il secondo posto nel Costruttori l'obiettivo dichiarato

A chi prova a incalzare, su una fase di "comprensione" che pare essere senza fine, Sainz replica con serenità: "Abbiamo ancora 10 gare per provare a comprendere tutto. Non è un mistero che dai test abbiamo visto qualcosa che non capivamo. In fretta abbiamo individuato il principale punto debole, però ci sono altre cose, la sensibilità alle condizioni (vento; ndr), alle piste, questo rende la macchina molto incostante e dobbiamo capire le ragioni principali di tutto ciò. Abbiamo tante idee che potremo mettere a frutto la prossima stagione.

Il problema di base, sì, l'abbiamo compreso e dai primi sviluppi abbiamo provato a migliorare questo principale punto debole ma ci sono tanti altri fattori che cerchiamo di comprendere. Le differenze, ripeto, sono piccole. È una questione di 1 decimo quando lottiamo con Mercedes e Aston Martin. L'obiettivo è quello di raggiungere in secondo posto nel costruttori".

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