Cardile, sarà una Ferrari 2024 tutta nuova: "Ci è chiaro cosa fare"

Cardile, sarà una Ferrari 2024 tutta nuova: "Ci è chiaro cosa fare"

L'area tecnica partirà da un nuovo telaio e scelte di architettura differenti per realizzare gli obiettivi fissati sul piano aerodinamico. I limiti del progetto SF-23 figli della continuità con la Ferrari 2022

Fabiano Polimeni

25.08.2023 ( Aggiornata il 25.08.2023 16:35 )

Le parole di Enrico Cardile, direttore tecnico Ferrari, al venerdì del GP d'Olanda, superano un verbo che, nella testa dei tifosi Ferrari è ricorrente da troppi anni: "capire". E' sostituito da una direzione chiara all'area tecnica: "E' chiarissimo cosa abbiamo sbagliato con la macchina e quali siano i punti deboli. È chiaro e non si tratta di capire cosa dobbiamo fare".

I limiti del progetto sullo sviluppo

Frederic Vasseur ha già anticipato una Ferrari 2024 tutta diversa, a partire dai fondamentali immodificabili in corso di campionato: telaio e retrotreno.

"Sento e sentiamo la responsabilità di mettere in pista un prodotto che sia in grado di vincere.

È stato chiaro subito, dai test, quali fossero le lacune e cosa ci mancava. La corrispondenza con il simulatore e la galleria è stata da subito buona. Adesso è un problema di portare in pista una vettura che recuperi le lacune di questa", continua Cardile.

"Questo cambio di rotta vuol dire che durante lo sviluppo ci siamo resi conto che, con le scelte architetturali, in continuità con il 2022, eravamo limitati nel raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti. 

La macchina dell'anno prossimo l'abbiamo disegnata diversamente. Telaio diverso, retrotreno diverso da quest'anno, tutto è volto a permettere agli aerodinamici di estrarre il potenziale ,la prestazione che ci manca".

Capiti i limiti è il momento di agire

Al di là dei volumi delle pance, sui quali ci si è spesso e tanto concentrati, perché indizio di una filosofia di gestione aerodinamica molto diversa rispetto a quanto, ad esempio, proposto da Red Bull, sarà tutto il pacchetto vettura a dover essere ripensato intorno a scelte differenti. Le stesse sospensioni diventano parte integrante dell'assetto aerodinamico.

"La macchina del prossimo anno non sarà un'evoluzione dell'attuale, come questa lo è stata del progetto dello scorso anno", ancora Cardile, che ribadisce la piena comprensione del team dei limiti del progetto SF-23.

"Adesso, per il futuro, è una questione di realizzare un buon prodotto che faccia fronte ai nostri obiettivi. Sappiamo cosa dobbiamo fare, ora è una questione di farlo, trovare i giusti contenuti della macchina, la giusta architettura per realizzare gli obiettivi".


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