Gasly è festa Alpine in Olanda: "Mia la chiamata al primo giro"

Arriva il risultato che non t'aspetti, in casa Alpine nel GP d'Olanda. Prima della pausa estiva il team ha prodotto un azzeramento ai vertici inatteso per portata e rapidità del cambiamento. A Zandvoort, ecco la A523 correre bene con Gasly, il team prendere le scelte strategiche giuste e ritrovarsi con il premio di un meritato terzo posto.

La gara di Ocon ha uno sviluppo differente, il pilota è scettico con la decisione al giro 61 di montare le gomme full wet. Giusta in realtà per quella che è stata l'evoluzione delle condizioni meteo e del tracciato, salvo essere neutralizzata dall'incidente di Zhou e la decisione della direzione gara di interrompere la gara.

Il ritmo gara all'altezza (e anche meglio) della Ferrari

Festeggia Gasly, che torna sul podio dopo due anni e ottinee il miglior piazzamento con Alpine in gara, dopo il settimo posto di Monaco.

"Devo dire che è una bella sensazione! A inizio stagione, soprattutto, siamo stati decisamente sfortunati in una serie di occasioni e ci dicevamo come non potessimo fare nulla, solo continuare a spingere, concentrarci su noi stessi e migliorare quel che avevamo a disposizione". 

Al pari di Leclerc, ma con un giro di anticipo, Gasly rivendica la decisione di effettuare il pit-stop già al termine del primo giro: "È stata una gara folle, con tanta azione e tante decisioni da prendere. Il pit-stop al primo giro è stata una mia chiamata, per entrare immediatamente. Abbiamo fatto un grande pit, una strategia fantastica e il ritmo è stato buono. Sono riuscito a tenere e anche allungare sulla Ferrari, restando non troppo lontano da Fernando. 

Lottare per queste posizioni è, ovviamente, più divertente. Abbiamo avuto una piccola penalizzazione di 5" ma, per fortuna, è toccata anche a Checo. 

Sapevamo di dover prendere decisioni aggressive e, in queste condizioni, c'è molto da guadagnare e molto da perdere, come sempre, e hai pochissimo tempo per decidere", il racconto di Gasly.

La scommessa dell'ingresso ai box 

"Fuori da curva 13, al primo giro, mi sono detto di voler rientrare, poi per un secondo ho pensato che forse era un giro troppo presto. Subito dopo ho detto via radio al team ok, sto rientrando. Sapevo che c'era assolutamente un potenziale vantaggio da afferrare molto più grande dalla posizione in cui eravamo. Dopo si è trattato di mettere insieme giri competitivi. La macchina si è comportata alla grande: siamo riusciti a fare un bel passo in avanti dal venerdì al sabato e anche in gara. Sono molto contento".

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