Quando Longhorn portò la Williams a Indy

Quando Longhorn portò la Williams a Indy

La storia di Bobby Hillin Sr, che fece sua la Williams Fw07 al top del mondiale 1980 per assalire la serie USA e la classica 500 miglia

06.02.2020 16:50

Nel 1980 vede la luce la Longhorn Lr01

Attenzione, Hillin pare un sognatore ma mica è scemo, anzi. Il suo modo di impostare il lavoro segue una logica precisa. Viene ingaggiato il valente tecnico Ed Zink per convertire i disegni della Fw07 in una monoposto atta a vincere la Indy 500, mentre tocca a un altro ingegnere, Jacky Howerton, curare la fase due, quella della costruzione vera e propria. Nasce così la Longhorn Lr01 che, malgrado la chiara derivazione Fw07, specie nel telaio, in realtà all’apparenza vanta una sua originalità, specie sul piano dell’aerodinamica. Dopo un frettoloso debutto a Ontario, a Indy la Lr01 va alla grande in prova, conquistando una stupenda seconda fila, col quinto tempo. Ma poi in gara Big Al è fuori dopo 33 giri, col motore fuso. Si va poi a Milwaukee nel Wisconsin e Al Unser balza in testa sverniciando la Chapparral 2K. Colpo di scena. Siamo a una svolta? Anche no, perché quando il tonitruante trionfo sembra in vista, la Longhorn perde la ruota anteriore destra e finisce a muro, giocandosi la corsa. «Non mi avrebbero mai ripreso - il commento di Al Unser -, è uno di quei momenti che avrebbero potuto cambiare la storia. Peccato». Nel resto della stagione le cose vanno ad alti e bassi, fino a che in tre delle ultime quattro gare arrivano altrettanti piazzamenti in top five, con un terzo posto in Messico a salvare un po’ l’annata. Mentre, là davanti, beffardamente, la Chaparral 2K orfana del suo primo pilota, del progetista e del motorista e ora affidata al vecchio Johnny Rutherford, ha trionfato nella Indy 500 e nella serie Cart. In poche parole Hillin e Unser sr hanno perso la sfida contro Jim Hall. E di brutto.

L’analisi tecnica e l’arrivo della Lr02

Cerchiamo di capirci di più per scoprire cosa non va. La Longhorn Lr01 come noto si basa sui disegni della Williams Fw07 la quale è una F.1 nata per funzionare utilizzando minigonne scorrevoli. L’ente Usac, che sanziona la Indy 500, non le ammette per regolamento, mentre la Cart, che regola autonomamente il suo compionato, le permette. È il motivo per cui Al Unser si ritrova una monoposto poco sincera da guidare sul superspeedway dell’Indiana, mentre in posti come Mid Ohio e Milwaukee le cose vanno decisamente meglio. Ma così non può andare. Bisogna fare una scelta: il connubio con la Williams o si intensifica, divenendo un semi matrimonio, oppure termina. Unser continua a crederci, Hillin Sr pure e allarga i cordoni della borsa dando vita a un progetto ancora più capillare e fantascientifico: portare una vera e propria Williams Fw07 alla Indy 500 e nel campionato Cart, non limitandosi a clonarne i disegni. E ingaggiando addirittura per un numero minimo di giornate il progettista Patrick Head, pronto a fare il suo ingresso nella Gasoline Alley di Indianapolis.


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