Buona fortuna, 499P: viaggio nei successi della Ferrari nell'Endurance

Buona fortuna, 499P: viaggio nei successi della Ferrari nell'Endurance© @ferrarihypercar

L'hypercar 499P è pronta a riprendere una storia piena di successi: dalla 375 MM alla 312 PB, passando per la 250 Testa Rossa e la mitologica 330 P4, riviviamo le tappe salienti nella storia Endurance del Cavallino Rampante

15.03.2023 ( Aggiornata il 15.03.2023 15:54 )

La 375 MM inaugura le vittorie a ripetizione

E' una storia struggente e particolare, quella dell'Endurance. E quella della Ferrari, nelle corse di Durata, è una storia nella storia. Le corse di Durata hanno cambiato pelle più e più volte nel corso dei decenni, e la sua prima forma ufficiale è quella del World Sports Car Championship istituito nel 1953, tre anni dopo l'avvento della F1. Ma pur essendo leggermente più "giovane", è proprio questo neo-campionato a dare lustro alla casa di Maranello, che se in F1 si fa valere con i titoli di Ascari nel 1952 e 1953 (più quello di Fangio nel 1956 e di Hawthorne nel 1958), è nell'Endurance che domina trionfalmente: dal 1953 al 1961, ben sette edizioni su nove finiscono nelle mani di Enzo Ferrari, il quale lascia l'edizione 1955 alla Mercedes e quella del 1959 alla Aston Martin prendendosi tutto il resto.

Non esiste un titolo Piloti, esiste solo un titolo Costruttori: l'Endurance di quegli anni, dunque, è il perfetto contraltare della F1, che dal 1950 e per le prime otto stagioni assegna solamente il titolo Piloti senza prevedere alcuna classifica riservata alle squadre. 

Ad incanalare la Rossa sulla strada dei successi a ripetizione, è la 375 MM. Negli anni precedenti la scuderia di Maranello prende parte alle varie gare con macchine diverse, tra cui 735S, 625 TF e 500 Mundial, solamente alcuni dei modelli con cui Enzo Ferrari inizia ad affrontare le principali gare del panorama internazionale dell'automobilismo. Il salto di qualità arriva però con la 375 MM: vincente è il 12 cilindri di 4500 cc, l'arma in più che permette al Cavallino Rampante di portare a casa il primo Mondiale Sport della sua storia, concedendo il bis l'anno successivo che la versione aggiornata della 375 MM, la 375 Plus, dotata di una potenza maggiore.  Dopo la parentesi della Mercedes, la marcia sarebbe ripresa nel '56: nel triennio successivo vari sono i modelli schierati dalla Ferrari, che come armi ricorre alla 290 MM (poi nella versione 290 S), alla 860 Monza e soprattutto alla 250 Testa Rossa, che nelle varie versioni porterà a casa i titoli '58, '60 e '61. La 250 Testa Rossa è una macchina storica: fu costruita in soli 34 esemplari e questo la rende una delle Ferrari più ricercate sul mercato dai collezionisti, e soprattutto è l'unica ad essersi aggiudicata tre edizioni della 24 Ore di Le Mans, vittorie colte negli stessi anni in cui ha portato a casa il titolo. 


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