L’analisi del tredici volte vincitore della 24 Ore per la Casa degli Anelli
Wolfgang Ullrich è il più grande timoniere nella storia della 24 Ore di Le Mans, con tredici vittorie Audi concentrate nel periodo 2000-2014. Presente alla Sarthe come ospite d’onore, dice volentieri la sua sulla Ferrari e il suo exploit in prova: “Credo che la Casa del Cavallino si sia resa protagonista di un grande exploit. Hanno dimostrato chiaramente a tutti e molto presto rispetto alla loro entrata in gioco di avere una macchina, la 499P, eccezionalmente prestazionale. E questo è un bene per loro e anche per la categoria endurance e per questa Le Mans. Bravi! Piloti, tecnici, tutti. Nello stesso tempo c’è anche da dire che si va verso la corsa e in una gara endurance la competizione rappresenta tutta un’altra storia rispetto al giro secco”.
Non si può non chiedergli un pronostico, ma il dottor Ulrich alle scommesse preferisce i ragionamenti, sempre ligio alla sua quadrata razionalità: “Non amo puntare su questo e quello, ma fare un’analisi, cioè questa. In questo momento resta la Toyota la Casa che ha più conoscenza della 24 Ore e della sua vettura, compreso il comportamento, i punti forti e i punti deboli. Nello stesso tempo ora la Ferrari ha la possibilità di inserirsi come pretendente. Quindi io dico che la Toyota resta la favorita logica per la vittoria, ciò è sicuro, ma attenzione, perché se la Rossa riuscirà a non avere problemi e a evitare inconvenienti tipici di una gara imprevedibile e insidiosa come la 24 Ore, poi per i giapponesi potrebbero essere dolori… Se la Rossa evita guai e noie tecniche, diventa tutto un altro discorso, domenica pomeriggio”.
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