Lancia Delta S4: l'auto che fu campionessa per 10 giorni

Lancia Delta S4: l'auto che fu campionessa per 10 giorni

Voluta dai vertici del settore corse della FIAT e nata da una strettissima collaborazione con Abarth, la Lancia Delta S4 è stata la prima vettura a 4 ruoto motrici italiana e una delle auto più estreme a gareggiare nel gruppo B, prima che questo fosse cancellato. Un'auto leggendaria disegnata, costruita e guidata da uomini speciali.

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21.02.2020 12:27

Dalla 038 alla Lancia Delta S4

Lo sviluppo dell’auto, dopo il collaudo di Giorgio Pianta, temerario capo collaudatore Abarth, venne affidato a Miki Biasion, che anni dopo, sull’erede della 038, diverrà campione del WRC. Il bilanciamento della potenza dell’auto verrà fatto oscillare da lì in poi tra 20% - 80% e 35% - 65% tra anteriore e posteriore. L’auto è pronta, e pronte sono anche le 200 vetture che servono per l’omologazione (la leggenda dice che furono qualcuna in meno, ma poco importa oggi), l’ufficio marketing battezza l’auto con il nome di Lancia Delta (per legarla comune a un’auto già negli autosaloni) S (come Sovralimentata) 4 (per le 4 ruote motrici). La Lancia Delta S4 fa bella mostra di sé nelle concessionarie della rete vendite Lancia, ma non la compera nessuno. È normale, e poco importa. L’auto non è nata per la grande distribuzione e i 200 esemplari prodotti e omologati con la sigla B276 servono solo per omologare per i rally con la sigla B276 02-01 ES la versione da gara.

I primi ad ascoltarne il rumore sono gli spettatori del rally della Costa Smeralda: l’auto, guidata dai finlandesi Markku Allen e Ilkka Kivimaki fa da apripista alla manifestazione e viene così provata su un tracciato vero. La S4 convince e preoccupa gli addetti ai lavori di lingua svedese e i francesi di casa Peugeot.

L’esordio al mondiale Rally è per l’ultima tappa della stagione 1985, in Inghilterra. Due gli equipaggi in gara: Markku Allen - Ilkka Kivimaki e Henri Taivonen – Neil Wilson che si aggiudicano 43 delle 65 prove speciali e i primi due posti nella classifica finale. Il guanto di sfida è lanciato, le concorrenti sono avvisate. Chi vuol vincere nella stagione 1986 deve fare i conti con i tre equipaggi Lancia. In particolar modo con il duo Taivonen - Wilson che sembra, meglio degli altri, essere riuscito a domare la Delta S4.

La stagione del Campionato Mondiale Rally del 1986 verrà ricordata come una delle peggiori di sempre. Agli scontri tra case costruttrici, alle squalifiche, alle riammissioni e alla cancellazione della tappa di Montecarlo, con il passaggio del titolo di Campione del mondo piloti da Allen su lancia a Kankkunen su Peugeot, si aggiunge il triste luttuoso epilogo della morte del pilota lancia Taivonen e del suo copilota Cresto al rally della Corsica. Una stagione che determinerà la definitiva scomparsa del Gruppo B e l’uscita di scena della Lancia Delta S4 dal WRC.

La Lancia Delta S4 è stata l’auto della svolta in casa Lancia. Pur avendo avuto un tragico epilogo è stata portatrice di una sorta di patrimonio genetico che partiva dai cromosomi da corsa della Lancia Beta Montecarlo, passando per la 037 e poi trasferiti alla Lancia Delta HF Integrale, che dominerà il gruppo A del WCR dal 1988 al 1992. Prima Lancia a trazione integrale, la S4 è stata un’auto speciale nata dal faticoso ed entusiasmante lavoro di un gruppo di persone, a loro volta speciali, che dovevano in breve tempo portare alla vittoria un marchio, seguendo una strada mai percorsa prima, usando competenza, intuizione, genio e soprattutto sinergia. Un’auto che risultava estrema, ma che obbediva a un regolamento che rispondeva ad una sola legge: quella dello spettacolo, riconcorso ad ogni curva o tornante da folle di appassionati che si accalcavano lungo i tracciati, per vedere sfrecciare auto dalle potenze incredibili che solo pochi piloti erano in grado, ma soprattutto avevano il coraggio di guidare. Auto e piloti di altri tempi. Meccanica di avanguardia, che aveva bisogno però del talento e del coraggio di chi pestava sul gas. Gente che non temeva nulla, disposta a rischiare e rimetterci, anche la vita. Un’epoca di esagerazione che sarebbe tramontata proprio con la Lancia Delta S4.

Ecco perché un’auto che non ha vinto il titolo mondiale e che difficilmente si vedrà per strada, può arrivare a una valutazione di 1 milione di euro. Non roba per youngtimer quindi, ma riservata a chi conosce la storia delle corse e degli uomini che l’hanno fatta grande.


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