Subaru potrebbe tornare nel WRC grazie a Toyota

Si scrive Subaru-Mondiale Rally, si legge Impreza. La Casa giapponese e il WRC sono strettamente legati, nonostante Subaru non partecipi alla competizione dal 2008. Ma la situazione potrebbe presto cambiare. Perché in occasione del Rally dell'Acropoli, il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha suggerito che Subaru potrebbe presto ritornare nella serie, correndo le principali corse europee. E potrebbe farlo con l'aiuto di Toyota, che possiede una quota del Marchio e che nel WRC la fa da padrone.

Le dichiarazione del presidente FIA

"Non è un segreto che ho avuto un buon incontro con il signor Akio Toyoda e gli ho chiesto cosa possiamo fare [per attirare altri costruttori nel WRC] e ho ascoltato una persona appassionata. E ha parlato di Subaru", ha dichiarato Ben Sulayem al portale Dirt Fish. "Spero che questo avvenga. Credo che un maggior numero di costruttori sia positivo".

Perché a Subaru serve Toyota?

Il supporto di Toyota sarebbe fondamentale. Innanzitutto perché le auto del Mondiale Rally sono progettate da zero, con telai fatti su misura che per motivi di sicurezza non hanno nulla a che fare con le auto di serie. E progettare un telaio dal nulla non è facile per nessuna Casa al mondo.
Altro fattore. Alcuni possono ribattere: Subaru partecipa da quest'anno al campionato American Rally Association, dove corre con la nuova WRX. Perché non può prendere quell'auto "in prestito"? Proprio perché è un'auto basata sulla vettura di serie.
Altro problema, il motore. Il WRC richiede alle Case partecipanti di utilizzare un motore turbo da 1,6 litri con un'unità ibrida obbligatoria: Subaru non ha nulla che corrisponda a questa descrizione, Toyota, invece, sì.
Insomma, i dubbi sono ancora molteplici, e non c'è una tempistica ufficiale sostanzialmente su nulla, ma, al di là delle incognite, sapere che Subaru potrebbe tornare a gareggiare nel WRC scalda già il cuore degli appassionati.

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