Binotto: "Di nuovo vincenti nel 2022, cruciale saper reagire in fretta"

Binotto: "Di nuovo vincenti nel 2022, cruciale saper reagire in fretta"© Ferrari

La Ferrari che guarda alla prossima stagione si prepara a un campionato che dovrà essere di crescita ulteriore e non potrà ripetere i risultati del 2021. Binotto indica la linea e la capacità che dovrà avere la squadra, soprattutto di reattività ai cambiamenti

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22.12.2021 ( Aggiornata il 22.12.2021 15:37 )

Tornare a essere la Ferrari, nel 2022. Tornare a essere vincenti, a lottare per il titolo. Correva la crisi del 2020 quando il presidente Elkann indicava l'orizzonte buono perché dalla ricostruzione venisse fuori il risultato da Ferrari. Vincere, perché tutto il resto non conta.

Due anni di investimenti in strutture a Maranello e strumenti, in simulatori e intelligenza artificiale. Sono le premesse, insieme a un gruppo di tecnici arricchito da 30 nuove figure provenienti da altre squadre, perché il 2022 - che di fatto è già realtà da un pezzo, nei reparti corse - sia vincente.

Un 2021 bis non sarebbe accettabile

In corsa per il titolo? È quel che ti aspetti. Mattia Binotto ha puntualizzato quelle che devono essere le attese. 

"I cicli si costruiscono con le vittorie. Quando dico che nel 2022 dovremo essere in grado di vincere gare, avere una macchina competitiva, significa aver fatto un ulteriore passo significativo e importante di crescita.

Una stagione come quella di quest'anno non sarebbe più accettabile (leggi i voti dati alla squadra e ai piloti da Binotto), dobbiamo fare un passo avanti. Non ho abbassato l'asticella, si tratta di intendersi su quale dev'essere l'obiettivo 2022". 

Al progetto di monoposto del prossimo anno si sta lavorando dopo aver approcciato la materia, inedita, del regolamento tecnico, da una posizione "creativa", battendo più strade e soluzioni per imboccare la migliore. Resta l'interrogativo di quali equilibri ci saranno una volta in pista.

Vincere le gare il primo passo

"Ad oggi, di fronte a un nuovo regolamento del quale nessuno sa niente, noi per primi, sappiamo solo che ci sono altri due top team molto forti; perché  se Mercedes e Red Bull sono stati in grado di sviluppare in questi anni come hanno sviluppato, vuol dire che come squadra hanno strumenti, metodologie, calcoli, simulazioni, li hanno affinati e sono molto bravi in questo. 

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Poter oggi dichiarare che batteremo Mercedes e Red Bull lo ritengo presuntuoso. Ce la vogliamo giocare, per iniziare a vincere i campionati, iniziare a vincere le gare è il modo giusto di approcciare, affinare il messaggio", approfondisce Binotto.

Ferrari rafforzata

Parlare di vittoria, un dovere per la Ferrari, parlare di vittorie e competitività da primi con regolarità, senza lanciare proclami di titolo iridato può essere anche un modo di lavorare con la pressione "giusta".

"Il 2022 rappresenta un'opportunità, su questo non ci tiriamo indietro. Stiamo cercando di crescere in tutte le aree, non lo nego; continuo a dirlo, vedo la squadra lavorare bene, ci siamo rafforzati, su un progetto innovativo. Penso siano tutte cose importanti ma penso non sarebbe giusto pensare che il mondiale sia un obbligo, quando ci si trova a competere contro Mercedes e Red Bull. Che la Ferrari debba tornare a livelli ai quali debba competere, giocarsi la pole, giocarsi la vittoria, è importante non c'è dubbio".

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I valori in campo si conosceranno solo una volta in Bahrain, dove si arriverà con un quadro di prestazioni incrociate su piste diverse e complete nell'insieme del pacchetto vettura. Sarà a marzo che scopriremo chi avrà interpretato al meglio il regolamento tecnico e trovato soluzioni destinate a essere copiate.

Reagire in fretta la parola d'ordine

"Mi aspetto sorprese proprio perché il regolamento è nuovo. Le squadre più forti rimarranno forti, hanno competenze, però quando approcci un nuovo regolamento ci si può aspettare sorprese nella stessa interpretazione del regolamento.

La capacità di un team forte dovrà essere, ancora una volta, quella di reagire velocemente. Anche noi quando andremo in pista all'inizio, ci dovremo misurare sulla capacità di reagire. Individuare le differenze, i punti di debolezza e saper indirizzare una prestazione che a inizio stagione potrebbe non essere quella sperata.

Non è detto che i migliori saranno i migliori, ma di certo saranno in grado di correggere, sviluppare e tornare a essere i migliori".


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