GP Australia, l'anteprima: 5 domande verso Melbourne

Ferrari, Sainz ci sarà?

Se ha deciso di sobbarcarsi tutto il lungo viaggio verso l’Oceania, significa che Carlos Sainz ha l’intenzione di correre, o quantomeno di provarci. Questo non significa garanzia assoluta di vederlo in macchina: è stato operato solamente venerdì 8 marzo, meno di una decina di giorni prima del volo per l’Australia. Ciò significa che ha avuto pure poco tempo per recuperare, e che la recente operazione chirurgica non sarà da sottovalutare. Tuttavia c’è ottimismo, altrimenti non sarebbe nemmeno partito. Bearman si terrà a disposizione, anche perché Oliver a Melbourne ci andrà comunque per affrontare il suo weekend di gara con la Formula 2. 

Nel caso di Sainz, l’unico precedente in tempi recenti è quello di Alexander Albon, ko per appendicite a Monza 2022: Alex riuscì a tornare immediatamente nel successivo GP Singapore, anche se in quel caso il calendario gli dette una mano perché tra le prove di Monza e Marina Bay c’erano state tre settimane di stacco e non due come tra Jeddah e Melbourne 2024. Per Sainz dunque sarà più difficile, perché ha avuto una settimana di tempo in meno per recuperare. E questo senza dimenticare ciò che disse Albon a fine 2022: cioè che dall’operazione per appendicite in poi non si sentì mai più al 100% fisicamente fino alla fine stagione. Ognuno chiaramente ha i propri tempi di recupero, per cui non possiamo sapere come reagirà lo spagnolo della Ferrari: di sicuro il suo sarà un rientro, indipendente da Melbourne, che il pilota, il preparatore atletico ed i medici terranno sotto controllo passo dopo passo per assicurarsi che Carlitos possa pienamente recuperare.

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