Perez, quanti aiuti a Max: ma se Verstappen avesse le sue ragioni?

Perez, quanti aiuti a Max: ma se Verstappen avesse le sue ragioni?© Getty Images

Abbiamo ricostruito tutti gli episodi in cui Perez si è messo al servizio di Verstappen fino a quest'anno, quando da un certo punto in poi tra i due non c'è più stata collaborazione

15.11.2022 ( Aggiornata il 15.11.2022 13:18 )

I giochi di squadra sono roba vecchia come le corse, ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Così come ci saranno, talvolta, risposte negative da parte del pilota a cui viene richiesto un aiuto. Il GP di San Paolo ha rispolverato questo tema dopo il contatto tra Alonso e Ocon al sabato (e infatti, il giorno dopo, ad Esteban è stato chiesto di far sfilare lo spagnolo) e soprattutto dopo i giochi di squadra, mancati, in casa Ferrari e Red Bull per la seconda posizione nel campionato Piloti.

L'episodio più eclatante lo si è registrato nella squadra diretta da Christian Horner, con Max Verstappen che si è totalmente negato a qualsiasi tipo di aiuto nei confronti di Sergio Perez, il quale a più riprese ha chiesto strada, leggasi 6° posto, per artigliare punti importanti nel duello per la medaglia d'argento con Charles Leclerc.

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Perez pedina fondamentale nel 2021

Checo, dal canto suo, reputava di meritarsi un sostegno dopo che altre volte era stato lui a piegarsi agli ordini di scuderia. Il più eclatante, come chiunque ricorderà, è il GP di Abu Dhabi 2021, con Perez completamente al servizio del caposquadra: in qualifica gli ha dato la scia ed in gara ha fatto di tutto per rallentare Hamilton, in lotta con Max per il titolo. Non è bastata per favorire il sorpasso, ma quei secondi persi sono stati preziosi: probabilmente, senza quella perdita di tempo, Lewis avrebbe avuto un margine maggiore per effettuare la sosta nel finale, quando il botto di Latifi ha portato all'ingresso della safety car. Per cui, è giusto dire che nel titolo 2021 di Verstappen ci sia molto di Perez, con quella difesa che come detto è stata importantissima se non decisiva.

Sempre nel corso del 2021, Sergio aveva agito da perfetto numero 2: ad Istanbul aveva combattuto ad armi pari con Lewis, impedendogli di recuperare in una fase decisiva della gara, mentre tra Austin e Città del Messico dello scorso campionato era stato una pedina fondamentale nelle strategie, con la Red Bull che aveva magistralmente sfruttato la possibilità di avere due macchine contro una. 

Con un pilota in piena lotta per il titolo, comunque, è più che normale chiedere all'altro una collaborazione, e Checo aveva intelligentemente accettato di prestarsi ai giochi di squadra. Come spiegherà dopo Yas Marina, "l'ho fatto perché la Red Bull è la mia squadra, Lewis capirà".

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Anno nuovo, altri aiuti

Con l'arrivo del 2022, altri aiuti ci sono stati da parte di Perez, anche se quest'anno Max Verstappen ha avuto infinitamente meno bisogno di una seconda guida al suo servizio. Non è sbagliato dire che l'olandese, in questo campionato, abbia vinto con pieno merito e senza bisogno di ausili particolari, sebbene ci siano stati episodi che hanno aiutato il due volte campione del mondo a migliorare ulteriormente la sua situazione. E' il caso di Barcellona, con Max in rimonta: Perez, davanti, aveva gomme più usurate ma vorrebbe voluto comunque lottare, mentre la squadra, reputando inutilmente pericoloso un duello interno (Leclerc era fuori per rottura del motore), ha chiesto al messicano di dare strada. Stessa cosa a Baku, quando nelle prime fasi Max era nettamente più veloce: Perez si è fatto da parte senza problemi, riconoscendo lui stesso, a fine gara, che non aveva senso rallentare Verstappen, il quale aveva un passo molto più rapido del suo. Altro episodio a Budapest, nella fase di gara in cui Verstappen, in rimonta, si era girato dopo aver passato Leclerc: il caso ha voluto che in quel momento stesse transitando Perez, il quale si era ritrovato il compagno di squadra davanti. Checo non lo ha attaccato, anzi è stato utilissimo per frapporsi tra Max e Russell, che stava sopraggiungendo: Perez dovrà cedere la posizione a George nel rettilineo successivo ma intanto aveva contribuito a mettere al riparo Verstappen dal sorpasso, con l'olandese che potrà così riprendere la marcia per piazzare un nuovo sorpasso a Leclerc, ripassato in testa nel momento del testacoda del rivale.

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