Sainz-Leclerc, ecco perché la Ferrari non ha invertito le posizioni

Sainz-Leclerc, ecco perché la Ferrari non ha invertito le posizioni© Ferrari

Carlos ha corso con merito fino a guadagnare il podio, Charles ha recuperato bene dopo l'incidente iniziale. La Ferrari ha mantenuto le posizioni per evitare due rischi incombenti

Fabiano Polimeni

14.11.2022 12:52

Week end dai due volti, quello della Ferrari in Brasile. Carlos Sainz corre bene e conquista il podio in gara, Charles Leclerc deve digerire due colpi difficili da accettare, in una fase, il finale di campionato, nella quale si è costantemente posto l'accento sul miglioramento delle operazioni in vista del 2023. 

L'incidente in avvio di gara, con Charles a tentare un gran sorpasso su Norris, rientra tra gli episodi della corsa; Alonso, nello stesso punto, ha chiuso la manovra dimostrando come fosse punto (ardito sì) ma buono per attaccare.

L'episodio condiziona i 71 giri di Interlagos, al quale si somma la richiesta di cambio delle posizioni con Sainz. Carlos ha corso bene e con merito, il podio è una conquista da tutelare. Charles ha la sfida con Perez al secondo posto da vincere: ad Abu Dhabi andranno entrambi con 290 punti. 

La corsa al secondo posto e il briefing prima della gara

Via radio Leclerc ha mostrato delusione per la richiesta respinta: "Mi serve la posizione, ogni punto conta". 

"Nella foga del momento non ero molto contento, però per altre ragioni.

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Solitamente non chiedo queste cose, però avevamo avuto un confronto prima della gara ed è per questo motivo che ho chiesto di cambiare le posizioni. Per qualche motivo abbiamo cambiato idea, non so ancora perché e spero saremo sufficientemente veloci ad Abu Dhabi da prenderci quel secondo posto".

A spiegare le ragioni del mancato ordine di scuderia è Mattia Binotto. 

I rischi di Alonso e un'investigazione sulla procedura di SC

"Scambiare le due macchine sull'ultimo rettilineo era certamente rischioso, perché Charles aveva Fernando e Max appena dietro. Sicuramente avrebbe potuto essere rischioso e in qualche modo pericoloso. 

Al di là di questo, sapevamo di essere sotto investigazione per quanto era successo dietro Safety Car con Tsunoda (errore clamoroso del sistema automatizzato della FIA che gestisce i piloti autorizzati a sdoppiarsi; ndr) Eravamo sereni in quella fase, essendo stati scagionati dalla direzione gara, però senza un epilogo sulla vicenda sarebbe stato rischioso. Una penalità di 5" avrebbe portato Carlos a perdere più di una posizione e per il mondiale Costruttori è stato certamente meglio mantenere le posizioni e i distacchi in pista".

Un Gran Premio da bicchiere mezzo pieno, perché la F1-75 ha corso su un buon ritmo in gara, sebbene mai in grado di poter davvero sfidare Russell per la vittoria.

La fortuna non ha aiutato Sainz, costretto a un pit-stop anticipato per una visiera a strappo finita nella presa di raffreddamento del freno posteriore destro. "La gara è stata sempre all’attacco, e grazie a una strategia aggressiva e all’ottimo lavoro di tutta la squadra siamo riusciti a ottenere il terzo e quarto posto, punti preziosi in vista del finale di campionato ad Abu Dhabi", aggiunge Mattia Binotto.
"Adesso ci dedicheremo alla preparazione di quest’ultimo decisivo appuntamento per affrontarlo nelle migliori condizioni. Tutti i miei complimenti a George Russel per la sua prima vittoria"


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