Autosprint

McLaren & Alonso, adesso o mai più

Grazie alla fornitura Renault, la storica Casa e il vecchio campione hanno una chance in più. Da non mancare, perché potrebbe essere l’ultima

McLaren & Alonso, adesso o mai più

Mario DonniniMario Donnini

6 feb 2018 (Aggiornato alle 10:14)

Ancora qualche giorno di pazienza e poi caleranno i veli sulla nuova McLaren, esattamente il 23 febbraio, un giorno dopo Ferrari e Mercedes, con l’attesissima MCL33

Formula 1, il calendario presentazioni monoposto 2018

La vettura - che come noto sarà dotata della power unit Renault, a seguito della clamorosa rottura di rapporto del team inglese con la Honda -, porta fin da ora l’onere ma anche l’onore di un atteso riscatto non più prorogabile, a fronte del più insopportabile dei digiuni iridati. 

Sono infatti dieci anni esatti, da quando Hamilton brucò Massa nel convulso, crudele e indimenticabile finale del Gp del Brasile 2008, che il team non vince più un mondiale Piloti. 

E dieci anni in Formula Uno rappresentano un’eternità. Lasso di tempo in grado di consegnare agli archivi e nel dimenticatoio quasi chiunque, anche se la Casa di Woking ha palmarés e allure tali da mantenerla ancora e a pieno titolo tra le ballerine di fronte-palcoscenico.

Anche perché quest’anno, esattamente il 9 giugno, ricorreranno i cinquant’anni esatti del primo successo del team nella massima formula, con il fondatore Bruce McLaren che in quel giorno dell’anno 1968 riuscì a ottenere un clamoroso centro sul tracciato di Spa-Francorchamps, sede del Gp del Belgio.

Da allora 12 campionati del mondo piloti sono affluiti tra le dorate scaffalature del team, più 8 Costruttori, per un totale di 182 vittorie nei Gp in 821 partecipazioni complessive, a partire dalla stagione 1966.

Editoriale del Direttore: No alle donne, Sì al bambino

Quanto ad Alonso, sono dodici anni che non vince un mondiale e cinque anni che non trionfa in un Gp, da Spagna 2013 con la Ferrari, per un’astinenza che si dimostra non meno lancinante di quella della stessa McLaren, a secco dal successo di Jenson Button nel Gp del Brasile 2012, con la Mp4-28 ancora dotata della motorizzazione Mercedes. 

Per Alonso, però, il segnale non proprio rassicurante è un altro. Nessun pilota è mai riuscito a vincere il titolo mondiale dopo 12 anni di digiuno dall’ultimo incamerato e questo vorrà pur dire qualcosa.

Di certo il 2018 sarà determinante per la squadra il cui pacchetto azionario è diviso tra la Bahrein Mumtalakat Holding Company ed il Gruppo Tag che fa capo a Mansour Ojjeh.

Uscito e ben accettato nelle sale cinematografiche e in Dvd il film documentario dedicato al fondatore Bruce McLaren, sancita con una festa - alla quale ha preso parte in veste di ex tester nell’era gloriosa di Senna e Prost pure il nostro Emanuele Pirro -, la definitiva uscita di scena di Ron Dennis e completata con successo l’operazione nostalgia, col ritorno al colore arancio-papaya in Formula Uno, ora è tempo di dare proprio nel Cirus, facendosi forti del nuovo rapporto di fornitura con la Renault e anche dell’apporto del validissimo Stoffel Vandoorne in veste di altro pilota ufficiale, dei non più procrastinabili segnali di vitalità. Magari nel frattempo allevando il giovanissimo e sensazionale Lando Norris, campione in carica nell’Euro F.3. 

Formula 1: Norris, McLaren vale una breve attesa

In poche parole, per la McLaren, dopo tre stagioni letteralmente buttate alle ortiche con la Honda - tanto che la sola vittoria sfiorata di una monoposto iscritta sotto le insegne McLaren da Zak Brown è stata quella alla Indy 500 dello scorso anno, fino a che il motore della Dallara di Alonso ha retto -, adesso è tempo di tornare grandi davvero. Adesso o mai più, perché dopo potrebbe essere tardi.

Con qualche prova d’orgoglio fin dai primi Gp dell’annata che va a cominciare, per far capire che la Casa di Woking può brillare non solo grazie ai documentari sul suo glorioso passato, ma anche e soprattutto nelle telecronache dirette in Hd. 

McLaren e Alonso sono i protagonisti della dieta più sfiancante e sofferta della F.1 moderna e il riscatto sarebbe una stupenda dimostrazione di vitalità ritrovata. 

È tempo che il ramadan arancione termini e le premesse ci sono tutte per dare segnali attesi e sospirati quanto concreti.

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Thanx so much Saimone Fajoli!

Scopriamo il senso profondo del trionfo di Simone Faggioli nella mitica Pikes Peak

Dallara merita ancor più applausi

Gli italiani, per tutto quello che l'ingegnere ha ottenuto, dovrebbero onorarlo di più!
Autosprint
Autosprint
Autosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi