Interlagos è un’occasione da non mancare, per dare una risposta ai sospetti, alle accuse per nulla velate degli avversari, per riproporre una Ferrari riferimento prestazionale sui tratti da sviluppo della potenza. Per cacciare in un angolo il polverone alzato dalle dichiarazioni nate dopo una Austin ad alto tasso di delusione, quanto a prestazioni in gara.
Ci pensa Ross Brawn, nella consueta analisi post-Gran Premio, a tratteggiare la misura della sorpresa, tanto più dopo una qualifica con Vettel lì a contendere la pole. “Il GP degli Stati Uniti ha riportato indietro l’orologio di sei mesi, poiché era da Barcellona che non avevamo un podio senza un pilota Ferrari.
In Spagna, Mercedes realizzò una doppietta che sembrava definitivamente imporre la loro autorità nella battaglia per entrambi i titoli. Da allora, soprattutto dopo la pausa estiva, la Ferrari è sembrata compiere grandi progressi in fuga, con 6 pole position e 3 vittorie, alla fine però il team di Maranello è tornato indietro, in modo sorprendente”.
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Sorpresa innegabile per la misura del distacco rimediato e per non essere mai stati minimamente in gara per contendere almeno il podio. Ed è impensabile ricondurre i 52” - quasi 1” al giro – rimediati da Leclerc alle allusioni sul flussometro.
ANALIZZARE LA GESTIONE DELLE GOMME
“Dall’esterno è difficile spiegare il crollo e certamente non voglio speculare sull’ultima direttiva tecnica della FIA relativa alla misurazione del flusso di benzina.
Quel che è chiaro, tuttavia, è che la Ferrari ha faticato in Texas, soprattutto nella gestione delle gomme. Non si è trattato tanto di farle durare quanto di portarle a funzionare correttamente.
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È vero che le condizioni sono cambiate parecchio nell’arco del week end, con temperature nettamente più alte, è altrettanto vero che Mercedes e Red Bull hanno fatto un lavoro migliore nell’adattarsi a condizioni in cambiamento.
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C’è molto da fare a Maranello nei prossimi giorni per analizzare, riflettere e presentarsi con le contromisure, soprattutto pensando all’utilità che avranno anche il prossimo anno”, ha approfondito Brawn.