Il finale del GP d'Azerbaijan come un antipasto di quello che ci riserveranno le Qualifiche sprint. Forse, perché le condizioni di base saranno del tutto diverse, come la soglia di rischio che prevedibilmente i piloti saranno disposti a prendersi al sabato.
Certo è che gli ultimi 2 giri corsi a Baku più sprint non avrebbero potuto esserlo. Le condizioni che hanno favorito lo "show" sono nell'errore di Hamilton e in un lunghissimo rettilineo che favorisce i sorpassi. Leclerc su Gasly e, in poche centinaia di metri, Gasly su Leclerc. Ad esempio. Ecco, i dubbi che la stessa quota di azione vista in Azerbaijan possa essere tratto tipico della Qualifica sprint restano.
Leggi anche - Qualifica sprint, il programma e le regole sulle gomme
"Ho trovato incoraggiante ascoltare una serie di commentatori dire che avremmo avuto bisogno di altri 10 giri dell'azione vista negli ultimi 2 giri del GP d'Azerbaijan, perché rappresentano un buon prologo alla Qualifica sprint.
Sarà un po' più lunga, potrebbe avere però lo stesso tipo di battaglie avvincenti, non dovendo i piloti preoccuparsi di risparmiare le gomme", analizza Ross Brawn. Silverstone, tra un mese.
Mercedes e la "toppa peggiore del buco"
Altra pista, altre condizioni tecniche e, c'è da giurarlo, sarà anche un'altra Mercedes. Già il Paul Ricard dirà il livello di crisi della W12, con alta probabilità che si tratti di stato passeggero, legato ai circuiti cittadini. Ostici, storicamente, per i progetti nati a Brackley. Certo che a fare rumore è il livello di scarsa competitività visto a Baku, al di là del lavoro fatto da Hamilton per correre in zona podio. "È insolito per Mercedes arrivare in gara con una macchina così fuori forma. Può essere che, dopo le difficoltà di Monaco, abbiano deciso di prendere una strada diversa e questo li ha messi così in difficoltà al venerdì.
Se avessi avuto problemi con la temperatura delle gomme come hanno avuto a Monaco, avrei spinto per provare una strada diversa. Le difficoltà al venerdì potrebbero essere il risultato di queste scelte.
È possibile che quando torneremo in gare dove hanno maggior fiducia e una base nota, Mercedes torni al suo miglior stato di forma. Hanno sempre faticato un po' sui circuiti cittadini, non sono mai stati il loro punto forte", prosegue nel debrief post-GP Ross Brawn.
Vettel fa cambiare idea a Ross
E un pensiero lo riserva anche a Sebastian Vettel- Presente, pronto ad approfittare delle opportunità e bravo con Aston Martin a costruire una strategia alternativa, dalla gestione della gomma morbida eccellente.
Sterzi a parte: Vettel e la Ferrari stanno meglio da divorziati
"Vederlo andare nuovamente è stato un vero piacere. Seb ha vissuto stagioni difficili, le ultime. Ero tra gli scettici circa la decisione presa da Aston di metterlo sotto contratto, però si sta rivelando essere una grande mossa, per come sta guidando e per i risultati che sta ottenendo. È rinato e rinvigorito. Intorno ha un'atmosfera diversa e dimostra come l'intero elemento psicologico possa influire sulla prestazione.
Seb si è ritrovato in un ambiente molto più comfortevole, con le giuste pressioni e ingegneri con i quali sta imparando a lavorare. Bravo, sta ottenendo i risultati e li merita".