Charles Leclerc: 10
Una domenica da delirio collettivo per gli altri, una domenica da re per lui. Forse la gara più bella di una carriera che finora ha messo insieme 7 vittorie, poche al cospetto di un talento così. A vedere gli inciampi di Norris, a vedere le indecisioni di Russell, pare proprio che sia l’unico a potersi avvicinare a Max tra quelli della sua generazione (seconda metà anni ‘90), se il mezzo glielo permettesse con più regolarità. Maestoso nella gestione di quel set di hard, fenomenale in un weekend che non sarà mai un weekend come gli altri. Per dirla alla francese come il suo capo o come dicono a Monaco: chapeau.
Leclerc: "Pensavo che il 2019 fosse irripetibile, e invece..."
Ferrari: 10
Quando ci vuole ci vuole. Sempre pronti a sottolineare sbagli ed abbagli di questa Nazionale Rossa che ha fatto fatica in un’estate da bollino rosso in senso negativo, ma è pure giusto fissare le imprese quando le imprese riescono. Avevano, rispetto ad altri, novità in macchina con un’ala dedicata: nell’anno in cui Vasseur ripete che il titolo Costruttori è possibile (a proposito: - 39 da Red Bull e -31 da McLaren), Monza può non salvare la stagione ma di certo la abbellisce. Una vittoria da coraggio e azzardo, quindi da Ferrari, come nella migliore tradizione.
Festa anche per Elkann e Vasseur
Oscar Piastri: 8
Si sente in parte colpevole, perché sa di aver contribuito alla decisione del team di restare sulle due soste, anche se col senno di poi, senza quello strappo ad inizio secondo stint, una gestione più oculata del set di hard montato al primo pit-stop avrebbe consentito di chiudere la corsa senza un’altra sosta. E’ il quarto secondo posto stagionale: si rammarica perché sa che avrebbe potuto vincere di più, ma sta crescendo tanto ed i successi arriveranno.
Piastri: "Fa male perdere così"
Sfoglia le pagine per continuare a leggere le pagelle (1/3)