        Una gara senza caution, salvo quelle per i due traguardi intermedi previsti dalla Nascar, ha dato a Tyler Reddick il primo successo nella serie sul tracciato di Road America. La difficile pista del Wisconsin, caratterizzata da lunghi rettilinei e curve veloci, ha dato vita a una corsa molto tirata che ha alla fine visto prevalere il portacolori del team Childress. Dopo aver sfiorato il risultato pi&ugrave; volte, il ventiseienne ex campione Xfinity ha riportato al trionfo Richard Childress inseguendo e sorpassando lo specialista delle piste stradali Chase Elliott. Reddick &egrave; subito riuscito ad issarsi nelle prime posizioni, e nella seconda parte della corsa &egrave; apparso come il principale rivale del portacolori Hendrick. Con 17 giri alla conclusione, &egrave; riuscito a passarlo approfittando di una piccola imperfezione, e ha progressivamente aumentato il proprio vantaggio. Avuta la meglio su Harrison Burton, che era in testa solo per la strategia dei pit-stop, si &egrave; involato, diventando il tredicesimo vincitore diverso del 2022 e centrando l'accesso ai Playoff.&nbsp; Chi &egrave; andato a podio Elliott ha poi finito secondo una corsa di qualit&agrave;: Road America &egrave; stata spesso contestata in passato per la lunghezza delle caution, riflesso dei 6.4 chilometri della pista, ma stavolta non ci sono stati incidenti o altre problematiche e tutto &egrave; filato liscio. Il resto della classifica ha evidenziato pi&ugrave; o meno i valori in campo anche dal punto di vista velocistico. Il terzo posto in pista &egrave; andato a Kyle Larson, mentre a completare una top-5 tutta Chevrolet sono stati i due piloti del team Trackhouse. Ross Chastain e Daniel Suarez hanno continuato la loro stagione super positiva dopo le vittorie ottenute finora.&nbsp; I piazzati In sesta posizione ha portato ossigeno al team RFK Chris Buescher, che ha preceduto altre due Ford: Austin Cindric &egrave; riuscito a portare la Mustang di casa Penske davanti a Michael McDowell con un bell'attacco finale. In top-10 si &egrave; piazzato anche AJ Allmendinger, di ritorno per l'occasione con la Chevy del team Kaulig. Ultimo piazzamento in top-10 per Kevin Harvick. Giornata-no per le Toyota e il team Gibbs. Primo rappresentante della compagine del coach NFL &egrave; stato Martin Truex Jr, tredicesimo. Solo diciassettesimo Denny Hamlin davanti a Christopher Bell. Coinvolto subito in un contatto Kyle Busch, ventisettesimo. Da segnalare la partecipazione alla gara di Loris Hezemans, con il team Hezeberg appoggiato da Reaume Brothers. Il belga si &egrave; ritirato dopo 9 giri per un problema elettrico.  L'ordine d'arrivo della Kwik Trip 250 di Road America: 1 - Tyler Reddick (Chevy) &ndash; Childress - 62 giri 2 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 62 3 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Hendrick - 62 4 - Ross Chastain (Chevy) &ndash; Trackhouse - 62 5 - Daniel Suarez (Chevy) &ndash; Trackhouse - 62 6 - Chris Buescher (Ford) &ndash; RFK - 62 7 - Austin Cindric (Ford) &ndash; Penske - 62 8 - Michael McDowell (Ford) &ndash; FrontRow - 62 9 - AJ Allmendinger (Chevy) &ndash; Kaulig - 62 10 - Kevin Harvick (Ford) &ndash; Stewart-Haas - 62  Il campionato 1. Elliott 624; 2. Blaney 591; 3. Chastain 589; 4. Larson 553; 5. Logano 551.        

In Wisconsin, l'ex campione della Xfinity porta a casa il primo successo in carriera in Nascar

Nascar: a Road America prima vittoria di Reddick

        Una gara senza caution, salvo quelle per i due traguardi intermedi previsti dalla Nascar, ha dato a Tyler Reddick il primo successo nella serie sul tracciato di Road America. La difficile pista del Wisconsin, caratterizzata da lunghi rettilinei e curve veloci, ha dato vita a una corsa molto tirata che ha alla fine visto prevalere il portacolori del team Childress. Dopo aver sfiorato il risultato pi&ugrave; volte, il ventiseienne ex campione Xfinity ha riportato al trionfo Richard Childress inseguendo e sorpassando lo specialista delle piste stradali Chase Elliott. Reddick &egrave; subito riuscito ad issarsi nelle prime posizioni, e nella seconda parte della corsa &egrave; apparso come il principale rivale del portacolori Hendrick. Con 17 giri alla conclusione, &egrave; riuscito a passarlo approfittando di una piccola imperfezione, e ha progressivamente aumentato il proprio vantaggio. Avuta la meglio su Harrison Burton, che era in testa solo per la strategia dei pit-stop, si &egrave; involato, diventando il tredicesimo vincitore diverso del 2022 e centrando l'accesso ai Playoff.&nbsp; Il resto del podio Elliott ha poi finito secondo una corsa di qualit&agrave;: Road America &egrave; stata spesso contestata in passato per la lunghezza delle caution, riflesso dei 6.4 chilometri della pista, ma stavolta non ci sono stati incidenti o altre problematiche e tutto &egrave; filato liscio. Il resto della classifica ha evidenziato pi&ugrave; o meno i valori in campo anche dal punto di vista velocistico. Il terzo posto in pista &egrave; andato a Kyle Larson, mentre a completare una top-5 tutta Chevrolet sono stati i due piloti del team Trackhouse. Ross Chastain e Daniel Suarez hanno continuato la loro stagione super positiva dopo le vittorie ottenute finora.&nbsp; Chi si &egrave; piazzato In sesta posizione ha portato ossigeno al team RFK Chris Buescher, che ha preceduto altre due Ford: Austin Cindric &egrave; riuscito a portare la Mustang di casa Penske davanti a Michael McDowell con un bell'attacco finale. In top-10 si &egrave; piazzato anche AJ Allmendinger, di ritorno per l'occasione con la Chevy del team Kaulig. Ultimo piazzamento in top-10 per Kevin Harvick. Giornata-no per le Toyota e il team Gibbs. Primo rappresentante della compagine del coach NFL &egrave; stato Martin Truex Jr, tredicesimo. Solo diciassettesimo Denny Hamlin davanti a Christopher Bell. Coinvolto subito in un contatto Kyle Busch, ventisettesimo. Da segnalare la partecipazione alla gara di Loris Hezemans, con il team Hezeberg appoggiato da Reaume Brothers. Il belga si &egrave; ritirato dopo 9 giri per un problema elettrico.  L'ordine d'arrivo della Kwik Trip 250 di Road America: 1 - Tyler Reddick (Chevy) &ndash; Childress - 62 giri 2 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 62 3 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Hendrick - 62 4 - Ross Chastain (Chevy) &ndash; Trackhouse - 62 5 - Daniel Suarez (Chevy) &ndash; Trackhouse - 62 6 - Chris Buescher (Ford) &ndash; RFK - 62 7 - Austin Cindric (Ford) &ndash; Penske - 62 8 - Michael McDowell (Ford) &ndash; FrontRow - 62 9 - AJ Allmendinger (Chevy) &ndash; Kaulig - 62 10 - Kevin Harvick (Ford) &ndash; Stewart-Haas - 62  Il campionato 1. Elliott 624; 2. Blaney 591; 3. Chastain 589; 4. Larson 553; 5. Logano 551.        

In Wisconsin, l'ex campione Xfinity porta a casa il primo successo in carriera nella serie

Vittoria importante per Josef Newgarden nella tappa di Road America della IndyCar series. Il pilota del team Penske ha passato ai box il poleman Alexander Rossi, che ironia della sorte, era stato (involontariamente) rallentato nell&#39;uscita dalla corsia da un&#39;altra delle vetture del team Penske. Una volta che ha avuto la prima posizione, Newgarden non ha lasciato pi&ugrave; spazi e anche un tentativo di rimonta da parte di Rossi non &egrave; andato in porto. Addirittura &egrave; arrivato il momento in cui, con gomme pi&ugrave; fresche, anche Marcus Ericsson ha avuto la meglio su di lui.  Grande risultato quindi per Newgarden, che ha portato a casa il terzo successo sulla terza tipologia diversa di pista. Prima ovale in Texas, poi cittadino a Long Beach e quindi a Road America. Per lui, un buon boost in classifica e un milione di dollari di premio da donare a una causa di beneficenza a sua scelta. In campionato per&ograve;, anche per Ericsson la situazione &egrave; rosea, dato che il podio l&#39;ha fatto tornare con un buon margine al vertice nei confronti di Will Power, autore di una gara opaca.  Ma &egrave; anche la giornata-no di Alex Palou e Pato O&rsquo;Ward a far respirare il vincitore di Indy. Lo spagnolo si &egrave; toccato proprio con Ericsson in una situazione che ha lasciato qualche dissapore tra i due, mentre il secondo ha sofferto una rottura meccanica della vettura di casa McLaren. Rossi alla fine ha terminato terzo, aprendo un trenino tutto di casa Andretti. L&#39;ex pilota della Haas ha passato Colton Herta durante la corsa, mentre il sesto posto &egrave; andato a Felix Rosenqvist. Lo svedese &egrave; riuscito a risalire dopo una qualifica non facile grazie ad una strategia che l&#39;ha portato a risparmiare carburante per un&#39;ampia parte della gara.  In top-10 si sono inseriti anche Scott McLaughlin, Graham Rahal Scott Dixon, oltre a Christian Lundgaard. Il team Rahal Letterman Lanigan come sempre &egrave; stato pi&ugrave; performante nelle prove che in gara riuscendo alla fine a ottenere due top-10. Buono l&#39;undicesimo posto di Callum Ilott. Dopo una qualifica a due facce (prima l&#39;accesso al Q2 e poi il contatto nel secondo turno), l&#39;inglese mostra di lavorare bene con il team Juncos e il risultato si vede. Tra gli aspetti pi&ugrave; rilevanti quello che riguarda Simona De Silvestro. La pilota svizzera ha avuto una qualifica complicata al ritorno in IndyCar, finendo staccatissima, ma in gara ha ripreso confidenza, con riscontri molto competitivi. Alla fine, con la vettura del team Carpenter schierata sotto le insegne Paretta, ha terminato in coda a Power e Kyle Kirkwood, e davanti a Helio Castroneves.  L&#39;ordine d&#39;arrivo del Sonsio Grand Prix at Road America (top-10):  1 - Josef Newgarden - (Dallara-Chevy) - Penske - 55 giri 2 - Marcus Ericsson - (Dallara-Honda) - Ganassi - 3&quot;371 3 - Alexander Rossi - (Dallara-Honda) - Andretti - 5&quot;6348 4 - Romain Grosjean - (Dallara-Honda) - Andretti - 5&quot;849 5 - Colton Herta - (Dallara-Honda) - Andretti - 8&quot;7657 6 - Felix Rosenqvist - (Dallara-Chevy) - McLaren - 9&quot;2835 7 - Scott McLaughlin - (Dallara-Chevy) - Penske - 9&quot;3064 8 - Graham Rahal - (Dallara-Honda) - RLL - 9&quot;3728 9 - Scott Dixon - (Dallara-Honda) - Ganassi - 9&quot;7102 10 - Christian Lundgaard - (Dallara-Honda) - RLL - 10&quot;043  La classifica del campionato  Il campionato 1. Ericsson 293; 2. Power 266; 3. Newgarden 261; 4. O&#39;Ward 248; 5. Palou 246. 

Il pilota del team Penske porta a casa un successo che gli vale un balzo importante in classifica. Guarda qui i risultati completi

IndyCar: L&#39;allungo di Newgarden e Ericsson

Chase Elliott &egrave; tornato al successo nell&#39;appuntamento di Road America della Nascar dopo l&#39;affermazione ottenuta al Circuit of the America in Texas. Il pilota del team Hendrick si &egrave; confermato l&#39;uomo da battere sui tracciati stradali, vincendo sulla quinta pista &quot;road&quot; diversa, un record nella categoria. Pi&ugrave; della met&agrave; delle sue vittorie sono arrivate su stradali.  Nascar: a Bowman e Busch le gare di Pocono  La strada del successo  Partito trentaseiesimo per via delle caution in qualifica che non gli avevano permesso di completare un giro veloce, Elliott ha subito recuperato con forza, chiudendo il primo &quot;stage&quot; di gara in decima posizione. Poi, si &egrave; tenuto nel gruppo di vertice nella seconda parte di corsa. Fermandosi prima della fine del secondo traguardo intermedio ha sacrificato la possibilit&agrave; di prendere i relativi punti, ma si &egrave; trovato al top quando anche tutti gli altri rivali sono rientrati, prendendo la testa al giro 38.  L&#39;ultimo ingresso in pit-lane &egrave; arrivato al 43&deg; passaggio sfruttando una provvidenziale caution. Quinto al re-start successivo, Elliott si &egrave; sbarazzato in tempi record di tutti i rivali che aveva davanti, che si erano fermati nelle fasi precedenti e al giro 45, ha attaccato Kyle Busch.   Nel finale, ha poi aumentato il proprio margine fino ad oltre 5&quot;. Alle sue spalle, si &egrave; portato Christopher Bell: il pilota di Joe Gibbs ha usato la stessa strategia, passando entrambi i fratelli Busch, rispettivamente terzo (Kyle) e quarto (Kurt). Bella prova per l&rsquo;alfiere Ganassi, che si sta portando sempre pi&ugrave; in zona playoff e si sta mettendo alla grande sul mercato.  Larson-Bowman: che botto!  Quinta posizione a sorpresa per Denny Hamlin, che oltre a non trovarsi molto a suo agio a Road America, aveva incontrato nelle prime fasi problemi ai freni. A seguire Chase Briscoe, Ross Chastain e Tyler Reddick, che ha perso nel finale dopo avere anche condotto la corsa. Stesso destino per Matt DiBenedetto, decimo dietro a Martin Truex Jr.  Poca fortuna per le altre vetture del team Hendrick. Kyle Larson, &egrave; stato centrato dal compagno di squadra Alex Bowman, in difficolt&agrave; coi freni, alla staccata in discesa di curva 3. William Byron ha invece pagato un&#39;uscita di pista che l&#39;ha scaraventato a fondo gruppo. Difficolt&agrave; per i piloti del team Penske, con Austin Cindric miglior rappresentante, undicesimo, nonostante un testacoda. Ventinovesimo posto finale per AJ Allmendinger, che si era mostrato in forma nelle primissime fasi.  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Jockey Made in America 250 di Road America:  1 - Chase Elliott (Chevrolet) - Hendrick - 62 giri 2 - Christopher Bell (Toyota) - Gibbs - 62 3 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 62 4 - Kurt Busch (Chevrolet) - Ganassi - 62 5 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 62 6 - Chase Briscoe (Ford) - Stewart-Haas - 62 7 - Ross Chastain (Chevrolet) - Ganassi - 62 8 - Tyler Reddick (Chevrolet) - Childress - 62 9 - Martin Truex Jr (Toyota) - Gibbs - 62 10 - Matt DiBenedetto (Ford) - Wood Brothers - 62  Il campionato: 1. Hamlin 798; 2. Larson 795; 3. Byron 713; 4. Kyle Busch 685; 5. Logano 678.  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Jockey Made in America 250 di Road America: 1 - Chase Elliott (Chevrolet) - Hendrick - 62 giri 2 - Christopher Bell (Toyota) - Gibbs - 62 3 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 62 4 - Kurt Busch (Chevrolet) - Ganassi - 62 5 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 62 6 - Chase Briscoe (Ford) - Stewart-Haas - 62 7 - Ross Chastain (Chevrolet) - Ganassi - 62 8 - Tyler Reddick (Chevrolet) - Childress - 62 9 - Martin Truex Jr (Toyota) - Gibbs - 62 10 - Matt DiBenedetto (Ford) - Wood Brothers - 62 Il campionato 1. Hamlin 798; 2. Larson 795; 3. Byron 713; 4. Kyle Busch 685; 5. Logano 678. L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Jockey Made in America 250 di Road America: 1 - Chase Elliott (Chevrolet) - Hendrick - 62 giri 2 - Christopher Bell (Toyota) - Gibbs - 62 3 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 62 4 - Kurt Busch (Chevrolet) - Ganassi - 62 5 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 62 6 - Chase Briscoe (Ford) - Stewart-Haas - 62 7 - Ross Chastain (Chevrolet) - Ganassi - 62 8 - Tyler Reddick (Chevrolet) - Childress - 62 9 - Martin Truex Jr (Toyota) - Gibbs - 62 10 - Matt DiBenedetto (Ford) - Wood Brothers - 62 Il campionato 1. Hamlin 798; 2. Larson 795; 3. Byron 713; 4. Kyle Busch 685; 5. Logano 678.   

Partito trentaseiesimo per via delle caution in qualifica, il pilota del team Hendrick si prende il record di vittorie su circuiti stradali

Nascar: a Road America Elliott vince e non perdona

Con una vittoria fortunosa ma cercata con grande aggressivit&agrave;, Alex Palou ha ripreso a Road America la leadership dell&#39;IndyCar Series 2021. Lo spagnolo del team Ganassi ha approfittato di un problema tecnico occorso al dominatore fino a quel momento Josef Newgarden per passare a condurre e involarsi al traguardo. Il portacolori del team Penske, che gi&agrave; poco dopo essere partito dalla pole aveva segnalato qualche difficolt&agrave; col cambio, era comunque riuscito a comandare per tutta la durata delle ostilit&agrave;, rintuzzando i veementi attacchi dell&#39;avversario in particolare in occasione dei re-start. A meno di 8km dalla conclusione &egrave; per&ograve; arrivata la beffa.  Il resto del podio  Secondo alle spalle di Palou ha concluso Colton Herta, che si &egrave; difeso al meglio in una concitata battaglia che ha caratterizzato le posizioni immediatamente di rincalzo nelle prime fasi. Rispettivamente terzo e quarto Will Power e Scott Dixon, non lontani ma non certamente in grado di affacciarsi alla lotta per il primo posto. Interessante la prova di Romain Grosjean, pur debuttante sul tosto tracciato di Elkhart Lake, Wisconsin. Il francese, trovato il giusto setup, si &egrave; distinto per aggressivit&agrave; chiudendo quinto mostrando di saper trovare il momento giusto per mostrare i denti. Subito dietro di lui, Marcus Ericsson, Alexander Rossi e Takuma Sato. Il giapponese &egrave; risultato il primo tra i piloti che avevano optato per un rischio strategico nell&#39;ultima sosta, anticipata sperando in delle caution finali che non sono arrivate in tempo. In realt&agrave;, la caution c&#39;&egrave; poi stata, ma troppo tardi: quando Ed Jones si &egrave; girato con una sospensione rotta, l&#39;ultimo dei piloti che avevano rischiato, Oliver Askew, era rientrato da pochi secondi. E&#39; andato vicino al colpaccio l&#39;americano, chiamato a rimpiazzre Rinus VeeKay dopo l&#39;infortunio alla clavicola in mountain bike. Ha concluso dodicesimo alle spalle di Graham Rahal e davanti a Ryan Hunter-Reay. Nono e in difficolt&agrave; invece Pato O&rsquo;Ward, che ha faticato a gestire il consumo di gomme e carburante e ora si ritrova a oltre 20 punti di distacco in graduatoria.  L&#39;esorido di Magnussen  Da segnalare anche la prima apparizione per Kevin Magnussen. Il pilota ex Haas in Formula 1 ha fatto il suo debutto in sostituzione di Felix Rosenqvist, con lo svedese ancora in recupero dopo il brutto botto di Detroit. Il ventottenne danese, fresco della sua prima vittoria IMSA proprio a Detroit, ha faticato nel primo approccio a una realt&agrave; cos&igrave; diversa da quelle conosciute, come ci si aspettava, su una pista veloce e insidiosa come Road America. Dopo avere anche condotto la gara per un gioco strategico, si &egrave; ritirato per un problema elettronico. L&#39;opportunit&agrave; con McLaren gli ha dato per&ograve; la possibilit&agrave; di acclimatarsi con il campionato, cosa che si riveler&agrave; utile se verr&agrave; chiamato nel 2022 a una stagione completa. In altre parole, non dovr&agrave; rifare tutto daccapo.&nbsp;  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo del REV Group Grand Prix di Road America:  &nbsp;1 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 55 giri&nbsp;  2 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 1&quot;9106 3 - Will Power (Dallara-Chevy) - Penske - 2&quot;9853 4 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 3&quot;9048 5 - Romain Grosjean (Dallara-Honda) - Coyne - 4&quot;7136 6 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Ganassi - 5&quot;1806 7 - Alexander Rossi (Dallara-Honda) - Andretti - 7&quot;7219 8 - Takuma Sato (Dallara-Honda) - RLL - 7&quot;9145 9 - Pato O&rsquo;Ward (Dallara-Chevy) - AMSP - 9&quot;0243 10 - Max Chilton (Dallara-Chevy) - Carlin - 9&quot;3733  In campionato  1. Palou 349; 2. O&#39;Ward 321; 3. Dixon 296; 4. Newgarden 261; 5. Pagenaud&nbsp; 

Dalla vittoria di Palou all&#39;esordio di Magnussen, leggi qui tutto quello che &egrave; successo nella gara di Road America

IndyCar: Palou vince a Road America, debutto per Magnussen

 p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; -webkit-text-stroke: #000000} p.p2 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; -webkit-text-stroke: #000000; min-height: 14.0px} span.s1 {font-kerning: none}  Sulla pista vecchio stile di Road America, un saliscendi molto veloce nella campagna del Wisconsin, Scott Dixon ha compiuto un nuovo passo avanti nella sua marcia, gi&agrave; ben avviata, al vertice dell&#39;IndyCar 2020. Il neozelandese del team Ganassi ha approfittato di tre problemi ai box occorsi a dei rivali chiave per recuperare la prima posizione, e, una volta al comando nell&#39;ultimo stint di gara, non ha sbagliato nulla.&nbsp;  Prima &egrave; stata la volta di Graham Rahal, col team Rahal-Letteman-Lanigan che non riusciva ad effettuare il rifornimento. Poi, il campione in carica Josef Newgarden ha spento il motore perdendo moltissimo tempo in pit-lane. Infine Will Power, che sembrava ormai avere avuto la meglio su Dixon passandolo in pista, si &egrave; visto penalizzare da un martinetto malfunzionante nel corso dell&#39;ultima caution.&nbsp;  Dixon a quel punto ha salutato la truppa andando a +61 in campionato. Mentre Rahal ha terminato settimo, Newgarden ha concluso 14&deg;, perdendo punti preziosi. Secondo invece Power, davanti ad un sorprendente Alex Palou. Il debuttante catalano del team Coyne ha rimontato compiendo dei bei sorpassi, incluso quello che all&#39;ultimo restart gli ha dato il podio su Ryan Hunter-Reay. Santino Ferrucci e Pato O&#39;Ward si sono piazzati quinto e sesto, mentre in top-10 hanno concluso Takuma Sato e Marcus Ericsson.  Problemi tecnici per Jack Harvey, partito dalla prima fila ma finito in via di fuga senza freni. Sosta extra per sistemare un guaio meccanico per Felix Rosenqvist, mentre Alexander Rossi ha pagato un&#39;escursione fuori pista.&nbsp;  L&#39;ordine di arrivo di gara 1 della IndyCar a Road America:  1 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 55 giri&nbsp; 2 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 2&quot;539 3 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Dale Coyne - 3&quot;193 4 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Honda) - Andretti - 3&quot;985 5 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 7&quot;25 6 - Santino Ferrucci (Dallara-Honda) - Dale Coyne - 8&quot;201 7 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - RLL - 11&quot;356 8 - Patricio O&#39;Ward (Dallara-Chevrolet) - McLaren - 14&quot;785 9 - Takuma Sato (Dallara-Honda) - RLL - 15&quot;005 10 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Ganassi - 15&quot;766  In campionato  1. Dixon 155; 2. Pagenaud 93; 3. Herta 88; 4. Newgarden 84; 5. Rahal 81. 

Il neozelandese vince in&nbsp;Wisconsin e rafforza la sua posizione in classifica

IndyCar: Dixon fa tre su tre in gara 1 a Road America

Sfruttando meglio di tutti la sosta di met&agrave; gara, quella che prevede anche il cambio pilota, Dane Cameron ed Eric Curran hanno preso il comando della gara Imsa Tudor Uscc a Elkhart Lake - Road America per non lasciarla praticamente pi&ugrave; fino al traguardo. Dove hanno preceduto l'altra Corvette DP del Team Action Express, quella guidata da Joao Barbosa e Christian Fittipaldi.  Prima della decisiva seconda tornata di pit-stop, la gara aveva visto al comando prima la Ford Ecoboost di Joey Hand (in equipaggio con Scott Pruett) poi costretta a una sosta non programmata per un problema tecnico (pare un manicotto allentato), quindi la Corvette DP di Michael Valiante (con Richard Westbrook) e quindi quella di Rick e Jordan Taylor. I fratelli della Florida sono stati per&ograve; tolti dai giochi prima da un pit-stop troppo lento, quindi da problemi tecnici (sterzo e/o sospensione) per un colpo su un cordolo. Un brivido si &egrave; inoltre avuto sul finale quando Barbosa &egrave; finito in testacoda per un'incomprensione doppiando l'Audi R8 di Haase, ripartendo comunque quasi subito senza compromettere il secondo posto finale, mentre una bella lotta per il terzo ha visto alla fine prevalere Pruett su Oswaldo Negri (e John Pew) con la Ligier-Honda, autore sul finale di un'uscita per aver voluto superare una GT all'esterno della curva Carousel.  La sfida in GTLM &egrave; vissuta praticamente sempre sul terzetto composto dalle due Porsche 911 ufficiali nordamericane e dalla Ferrari F458 di Risi. Quest'ultima gi&agrave; con Giancarlo Fisichella era riuscita a salire seconda, ma poi sembrava destinata al terzo posto quando l'ultima sosta con Pierre Kaffer ha visto il team rinunciare al cambio gomme (solo rabbocco carburante) mentre le Porsche avevano optato per le sole ruote sinistre. La maggior rapidit&agrave; ha permesso di rientrare di poco alle spalle di Patrick Pilet (in coppia con Nick Tandy, autore anche di un testacoda per un errore in frenata) ma non c'&egrave; stata reale possibilit&agrave; di contendere loro la vittoria finale, giunta dopo essere partiti nelle retrovie per cambio di motore dopo le qualifiche.  Piuttosto, per tutti gli ultimi 20 minuti di gara Kaffer si &egrave; trovato a doversi difendere con i denti dagli attacchi di J&ouml;rg Bergmeister (in coppia col poleman Earl Bamber): una sfida da apnea che si &egrave; risolta a due curve alla bandiera a scacchi. Quando cio&egrave; dopo aver percorso affiancati le curve 11, 12 e 13, con qualche toccatina, la Ferrari si &egrave; sbilanciata allungando sull'erba e lasciando cos&igrave; sia primo che secondo posto alle Porsche. Vedete al riguardo le foto a seguire. Molto bella in GTLM anche la lotta che ha portato Antonio Garcia e Jan Magnussen al 4&deg; posto con la Corvette C7-R, precedendo le BMW Z4 di Auberlen-Werner e di Edwards-Luhr, oltre all'altra 'Vette di Milner-Goikhberg: i quattro hanno concluso racchiusi in meno di 7 secondi, dopo le 2 ore e 40 minuti "classiche" delle gare Imsa non di lunga durata. Oltretutto, in questa occasione si &egrave; avuta una sola neutralizzazione, intorno al 15&deg; giro.  Mentre in GTD la sfida fra Viper e Aston Martin si &egrave; risolta a favore della prima, con Bleekemolen-Keating primi di classe davanti a Nielsen-Wittmer e alla Porsche di Pumpelly-Lindsey. Infine, decisa all'ultimo giro anche la categoria Prototipe Challenge quando nella lotta diretta fra le Oreca di Junqueira-Cumming e di Daly-French, quest'ultima ha fatto un lungo con il pilota di Indianapolis alla guida.  Con i responsabili di Road America che hanno annunciato in questi giorni anche la notizia del ritorno dell'IndyCar su questo tracciato per il 2016, la prossima gara della serie Imsa Tudor Uscc sar&agrave; quella, molto attesa dagli appassionati, del prossimo 23 agosto al Virginia International Raceway: un tracciato sul quale, per la sua difficolt&agrave;, non saranno ammessi a correre i Prototipi, ma solo le classi GTLM e GTD.  Maurizio Voltini     

Vincono Cameron-Curran in DP, con molte situazioni decise solo all'ultimo giro: come la lotta Ferrari-Porsche che ha visto Fisichella-Kaffer terzi in GTLM

7 risultati per 'Road America'

Nascar: a Road America prima vittoria di Reddick

Nascar: a Road America prima vittoria di Reddick

IndyCar: L'allungo di Newgarden e Ericsson

Nascar: a Road America Elliott vince e non perdona

IndyCar: Palou vince a Road America, debutto per Magnussen

IndyCar: Dixon fa tre su tre in gara 1 a Road America

Imsa: incertezza fino alla fine a Road America