        La Williams FW45 che andr&agrave; in pista il prossimo 13 febbraio&nbsp;sar&agrave; un progetto in evoluzione rispetto alla monoposto 2022. A rivelare alcune delle scelte che hanno orientato la progettazione &egrave; il responsabile della prestazione del veicolo, Dave Robson.&nbsp; "Sar&agrave; una macchina evoluzione per filosofia. Visivamente lo vedrete e le novit&agrave; regolamentari sul fondo domineranno parte delle modifiche. L'altra cosa che sar&agrave; evidente &egrave; un aggiornamento nella disposizione delle pance. Si tratter&agrave; di un'evoluzione rispetto al pacchetto introdotto a Silverstone. Eravamo, tuttavia, vincolati dalla disposizione del radiatore e non volevamo stravolgerla". Williams che ha seguito la linea progettuale della Mercedes nel disporre le pance, prima di convertire il progetto al filone tecnico indicato da Red Bull.  Verr&agrave; conservato l'andamento delle pance molto scavate nella parte avanzata e con la rampa verso il fondo, nella zona posteriore. Per un team chiamato a risalire la china, registrare l'ennesimo cambiamento in posizioni di vertice della struttura tecnica non &egrave; esattamente un toccasana. Con il ritiro previsto di Jost Capito, rimpiazzato da James Vowles (operativo dal 20 febbraio), Williams ha salutato anche il direttore tecnico Fran&ccedil;ois Demaison, ad appena un anno dall'annuncio dell'ingaggio. La sfida della produzione&nbsp; A Grove si lavora per portare in pista la monoposto, prepararla ai filming day e alla tre giorni di test in Bahrain. Una sfida, la realizzazione di tutti i componenti necessari ad affrontare test e, a pochi giorni di distanza, il primo week end di gara. Una sfida superiore rispetto al 2022, che pure &egrave; stato critico per il passaggio a un nuovo regolamento e la pianificazione della produzione tra budget cap e necessit&agrave; di scorte in numero adeguato ma senza "sprechi", in ottica sviluppi da introdurre. Sterzi a parte: Ford che torna in F.1, &egrave; un gesto romantico? "Lo definisco un caos controllato. La prossima settimana avremo un filming day e la macchina far&agrave; i primi passi, poi ne avremo un altro in Bahrain prima dei test. Penso che saremo davvero ben preparati per il Bahrain. Questa &egrave; la mia seconda realizzazione di monoposto ed &egrave; completamente diversa rispetto a quando arrivai lo scorso anno, poche settimane prima della presentazione", spiega il direttore sportivo Dave Robson.&nbsp; "Tutti stanno lavorando sodo, &egrave; una fase molto intensa e piena di impegni. Vogliamo avere i pezzi di ricambio necessari in Bahrain e lo scorso anno &egrave; sembrato essere un percorso un po' pi&ugrave; semplice, con i test a Barcellona e poi un paio di settimane prima dei test in Bahrain".       

A Grove i tecnici hanno lavorato al progetto 2023 proseguendo sul cambio di filosofia relativo alle pance, ispirato da Red Bull e introdotto lo scorso anno nel GP di casa

Williams FW45, pance evolute seguendo lo stile Red Bull

        Nello spazio di poche settimana, ma non necessariamente prima della tappa conclusiva di Abu Dhabi, dovremmo scoprire i nomi di chi occuper&agrave; gli ultimi due sedili disponibili in griglia, ovvero quello in Williams al fianco di Alexander Albon e quello in Haas al fianco di Kevin Magnussen. Entrambe le squadre sono mete appetibili per Mick Schumacher, in lotta per restare in F1. Il tedesco &egrave; in trattativa per il rinnovo con il suo attuale team, la Haas, ma &egrave; un'opzione anche per la Williams, come ha ammesso il team principal Jost Capito. Mercato piloti, Szafnauer: "Gasly ed Ocon insieme funzioneranno" Servono due anni di apprendistato Capito, nel suo intervento a Speedweek, ha speso parole di comprensione per il tedesco, valutandolo una valida soluzione per il suo team: "Mick &egrave; ovviamente un'opzione per noi perch&eacute; secondo me merita di restare in Formula 1. Sono dell'idea che un pilota abbia bisogno di almeno due anni per imparare tutto ci&ograve; che serve per correre in F1, compresi i trucchi del mestieri, e che possa mettere a frutto tutti questi insegnamenti solo nella sua terza stagione". Il volante di Nicholas Latifi vede in lizza anche Logan Sargeant, attualmente al terzo posto in classifica nella Formula 2: l'americano ha bisogno di chiudere tra le prime cinque posizioni della graduatoria per ottenere la Superlicenza. Sullo sfondo invece restano le candidature di Antonio Giovinazzi e Jack Doohan. Vettel: "I due anni in Aston Martin non sono stati inutili" Alla ricerca di due piloti veloci Su cosa cerchi di preciso la Williams, per&ograve;, lo ha spiegato bene Dave Robson, responsabile delle prestazioni del veicolo: "Abbiamo bisogno di qualcuno che sia all'altezza di Albon ad ogni fine settimana e che gli stia con il fiato sul collo. L'ideale sarebbe un pilota che lavora nella stessa direzione quando si tratta di preparare l'assetto della vettura, ma di sicuro servono due piloti competitivi. Detto questo, tutte le speculazioni sul secondo pilota non ci preoccupano minimamente. Come tecnico, ti concentri comunque interamente sulla competitivit&agrave; della macchina, ed abbiamo dimostrato di avere una monoposto alla quale &egrave; facile adattarsi, lo si &egrave; visto a Monza quando Nyck de Vries &egrave; salito a bordo al posto di Alex".       

Il team principal della Williams ha ammesso di vedere in Schumacher il possibile sostituto di Latifi, mentre l'ingegnere Dave Robson ha spiegato l'esigenza di avere un pilota quanto pi&ugrave; vicino possibile ad Albon nelle prestazioni

Williams, Capito: "Schumacher merita la F1, per noi è un'opzione"

        Un 9&deg; posto che rappresenta il miglior risultato stagionale per una Williams che ha iniziato il campionato 2022 con svariate difficolt&agrave; tecniche. Merito di Alexander Albon, capace di recuperare dal fondo approfittando di incidenti e penalit&agrave; altrui, portando a 3 i punti raccolti in classifica da lui e dal suo team, che essendo di propriet&agrave; americana a Miami ha vissuto una specie di GP di casa. GP Miami, i 5 temi del fine settimana Alex aveva fiducia nella Williams FW44 Secondo l'anglo-thailandese, la domenica ha restituito ci&ograve; che non si era visto al sabato: "In gara abbiamo trovato il ritmo che sapevo di avere per tutto il fine settimana. Abbiamo avuto una qualifica difficile, il che significava essere pi&ugrave; indietro rispetto al potenziale della macchina, che per&ograve; ci ha permesso di effettuare dei sorpassi e recuperare. Abbiamo avuto un po' di fortuna con alcune delle vetture davanti a noi che sono rimaste coinvolte in incidenti, ma l'importante &egrave; che siamo stati in grado di sfruttare al meglio queste opportunit&agrave; quando si sono presentate. La squadra ha fatto un ottimo lavoro, soprattutto con la strategia, e lasciare Miami con pi&ugrave; punti &egrave; stato davvero speciale". GP Miami: i top e flop Albon forte nonostante la safety car Questa invece l'analisi di Dave Robson, capo delle prestazioni del veicolo (Head of Vehicle Performance): "&Egrave; stata una gara logorante in cui serviva pazienza, e Alex ha gestito l'opportunit&agrave; molto bene mostrando un buon ritmo per tutta la gara, cosa che gli ha permesso di battere Ricciardo. La safety car non &egrave; uscita al momento giusto per noi (Albon, partito con la media, aveva gi&agrave; effettuato la sua sosta al giro numero 16, ndr), ma Alex ha mantenuto la calma ed &egrave; stato in grado di battere entrambe le Aston Martin, pur perdendo contro Ocon. Tuttavia ha guidato bene e ha meritato il suo secondo arrivo a punti stagionale. Il nostro primo round a Miami per noi &egrave; stato un weekend sulle montagne russe, ma ci siamo ripresi bene dopo una qualifica deludente spingendo forte per finire tra i primi 10". Calendario F1 2022: prossima tappa Barcellona       

La Williams, di propriet&agrave; americana, a Miami ha vissuto una specie di gara di casa, onorata al meglio da Albon che &egrave; riuscito a cogliere il miglior risultato stagionale nonostante una safety car sfavorevole

Williams, gran rimonta di Albon nel GP di "casa"

          Dopo anni in costante declino, l'acquisizione da parte di Dorilton&nbsp;Capital ha significato per la Williams una boccata d'ossigeno dal punto di vista economico, ed in relazione ad essa la possibilit&agrave; di pianificare presente e futuro con pi&ugrave; serenit&agrave;. I risultati sono stati piuttosto rapidi, con la scuderia di Grove che dopo tre anni chiusi all'ultimo posto nel Costruttori stavolta ha la concreta possibilit&agrave; di chiudere ottava, avendo raccolto ben 23 punti, un podio ed essere stata protagonista di un'ottima crescita. La gestione di Jost Capito sta dando i suoi frutti a cominciare dallo sviluppo della vettura, aspetto affrontato da Dave Robson, ingegnere responsabile delle prestazioni dei veicolo, in un'intervista a RaceFans.  Sterzi a parte: Ora Lewis &egrave; come Ali a Kinshasa Non solo circostanze fortunate  Robson, in Williams dal gennaio 2015 (&egrave; stato ingegnere di pista di Felipe Massa per tre stagioni prima di diventare Principal Engineer ed infine Head of Vehicle Performance), ha spiegato che l'aver imboccato la strada giusta ha permesso al team di lavorare con pi&ugrave; tranquillit&agrave; e fiducia: "Prendere buone decisioni ti aiuta a prendere buone decisioni. La macchina non &egrave; male. In condizioni di asciutto a serbatoi vuoti non abbiamo ancora il passo che vorremmo, ma ci possiamo lavorare, cosa che non &egrave; stata sempre possibile negli ultimi due anni. Negli ultimi appuntamenti ci sono state circostanze particolari, ma c'&egrave; stato sicuramente quello slancio positivo a legarli e non &egrave; stato solo un caso."  Norris, prove al simulatore: "Macchina del 2022 diversissima da guidare" I rischi di chi non ha nulla da perdere  Occupare a lungo tempo le ultime posizioni della griglia ti permette di prendere decisioni azzardate proprio perch&eacute; hai poco o niente da perdere, ed &egrave; il motivo per la Williams &egrave; riuscita a fare molto bene nelle ultime prove in condizioni difficili, come Spa e Sochi. L'ingegnere di Guildford ha spiegato che per la Williams l'accesso in Q3, raggiunto quattro volte quest'anno da Russell ed una da Latifi, non &egrave; mai un fatto scontato, motivo per cui in Russia hanno comunque deciso di rischiare divenendo i primi a montare le slick: "Una volta in Q3 non abbiamo niente da perdere. Le squadre che penso debbano chiudere tra i primi cinque avevano molto da perdere. Se noi avessi sbagliato la scelta non ci sarebbe stato tempo per rimettere le intermedie e mettere a segno un tempo, e avremmo chiuso decimi, ma per le squadre che di solito stanno pi&ugrave; avanti certe decisioni sono pi&ugrave; difficili da prendere proprio perch&eacute; hanno di pi&ugrave; da perdere. Anche a Spa ci abbiamo voluto provare, se anche ci va male siamo comunque contenti della decima posizione in griglia. Questo ci permette di prendere determinate decisioni. Il resto &egrave; stato merito di un gruppo di persone che ha fatto bene il proprio lavoro dopo essere stato messo nella condizione di poter far bene il proprio lavoro."  GP Turchia, gli orari di Sky e Tv8 Pi&ugrave; competitivo sei, pi&ugrave; pressione hai Questa situazione scomparir&agrave; quando la Williams sar&agrave; stabilmente pi&ugrave; avanti, ovvero quando i risultati saranno pi&ugrave; ambiziosi e la pressione sar&agrave; maggiore: "Abbiamo lavorato sodo negli ultimi due anni per alzare i nostri standard.&nbsp;Sono consapevole del fatto che pi&ugrave; veloce diventa la macchina, e spero di vedere un grande passo avanti l'anno prossimo sul passo gara, pi&ugrave; la pressione aumenter&agrave;.&nbsp;Al momento siamo ancora in una posizione in cui abbiamo molto da guadagnare e poco da perdere, il che toglie un po' di pressione. In squadra abbiamo persone che non hanno una grande esperienza nel gestire un'auto molto competitiva, in quel caso dovremo agire in modo diverso e avremo un tipo di pressione diversa".  Domenicali, avanti tutta con la Sprint Qualifying          

Dopo un 2020 chiuso senza punti per la prima volta nella storia del team, la Williams ha raggiunto la top ten in quattro degli ultimi cinque GP, risultati aiutati, oltre che dalla crescita della squadra, dall'opportunit&agrave; di poter rischiare senza avere nulla da perdere

Williams, Robson spiega la crescita: lavoro di squadra e opportunismo

        Un'esperienza breve, lunga appena un week-end, ma sufficiente per carpire qualche segreto. George Russell ha approfittato fino in fondo del GP di Sakhir con la Mercedes, tornando in Williams con qualche consiglio frutto del fine settimana con i campioni del mondo. A dirlo &egrave; stato Dave&nbsp;Rosbon, a capo della performance del veicolo in casa Williams. F1 in streaming su Amazon, discussioni in corso Paddle da rivedere L'ingegnere britannico ha spiegato come con Russell abbiano discusso soprattutto del sistema di partenza dei campioni del mondo in carica: "Ne abbiamo parlato brevemente, in Mercedes ha avuto un'ottima partenza cos&igrave; come con la nostra macchina &egrave; spesso partito bene, anche se sotto questo aspetto non siamo sempre stati costanti. E' probabile che si tratti di un fattore pi&ugrave; legato alla macchina che al pilota, e George infatti ha gi&agrave; delle idee su come cambiare la forma dei paddle della frizione e renderli pi&ugrave; ergonomici. Ci lavoreremo durante l'inverno". McLaren, Key: "Che coppia Norris-Ricciardo! Risolveremo i nostri punti deboli" La preparazione dei pneumatici L'ispirazione alla Mercedes probabilmente non si limiter&agrave; a questo: "L'intero sistema di trasmissione credo che sia troppo diverso - ha proseguito Robson -, &egrave; pi&ugrave; interessante il loro modo di preparare le gomme per capire come si pu&ograve; avere pi&ugrave; aderenza al via e dunque come regolare lo stacco frizione. Penso che per noi quello sia un aspetto dal quale dobbiamo imparare". Impossibile poi avvicinare la Williams 2021 alla Mercedes, ma qualcosa si pu&ograve; fare: "I fondamenti delle nostre vetture sono troppo differenti, non possiamo fare una macchina come la loro e come George ovviamente vorrebbe. Ma dal momento che ci sediamo attorno ad un tavolo, possiamo provare a rivedere le priorit&agrave;". Che fine hanno fatto: Vitaly Petrov       

Dave Robson, a capo della performance del veicolo, ha spiegato come Russell stia tentando di aiutare il team a migliorare grazie al suo fine settimana con la casa della Stella

Williams, l'esperienza di Russell in Mercedes utile per la macchina 2021

Dopo il grande salto in avanti del 2014, in casa Williams il processo di ristrutturazione tecnica avviato due anni fa non si &egrave; fermato. In vista del prossimo campionato sono state ritoccate diverse posizioni nell&rsquo;organigramma tecnico del team inglese, confermando le indiscrezione trapelate nelle ultime settimane dello scorso anno. Per Felipe Massa ci sar&agrave; un nuovo ingegnere di pista, Dave Robson, che ha ricoperto questo ruolo in McLaren al seguito di Jenson Button.  L&rsquo;innesto di Robson &egrave; stato necessario dopo la promozione di Andrew Murdoch nel ruolo di responsabile del Performance Group. L&rsquo;ex ingegnere di pista di Massa (che avr&agrave; un importante ruolo in sede sul fronte dello sviluppo della monoposto durante la stagione) continuer&agrave; comunque ad essere presente in pista, ma la sua attivit&agrave; sui campi di gara sar&agrave; pi&ugrave; vicina a Valtteri Bottas. Il finlandese continuer&agrave; ad essere seguito nei weekend da Jonathan Eddols, un tandem che nel 2014 ha dato ottimi risultati. Promozione anche per uno dei membri storici del team, Carl Gaden, che dopo 22 stagioni vissute nel ruolo di capo meccanico sar&agrave; il nuovo &ldquo;Senior Car System Engineer&rdquo;.  &laquo;Dopo la grande stagione 2014 &ndash; ha commentato il responsabile tecnico della Williams Pat Symonds &ndash; siamo determinati a proseguire il nostro positivo cammino anche nel prossimo campionato. Siamo orgogliosi di annunciare delle novit&agrave; nel nostro organico che confermano la crescita all&rsquo;interno dell&rsquo;azienda di diversi nostri tecnici di talento. Continueremo ad investire, sia nell&rsquo;organico che nelle risorse tecniche, allo scopo di poter concretizzare le nostre ambizioni nel 2015 e nelle stagioni future&raquo;.  Roberto Chinchero

Andrew Murdoch (ex-ingegnere di Massa) sar&agrave; il nuovo responsabile del Performance Group. Con il pilota brasiliano arriva Dave Robson

6 risultati per 'robson'

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Williams potenzia l’organico tecnico