Williams, Capito: "Schumacher merita la F1, per noi è un'opzione"

Williams, Capito: "Schumacher merita la F1, per noi è un'opzione"© Getty Images

Il team principal della Williams ha ammesso di vedere in Schumacher il possibile sostituto di Latifi, mentre l'ingegnere Dave Robson ha spiegato l'esigenza di avere un pilota quanto più vicino possibile ad Albon nelle prestazioni

13.10.2022 ( Aggiornata il 13.10.2022 12:59 )

Nello spazio di poche settimana, ma non necessariamente prima della tappa conclusiva di Abu Dhabi, dovremmo scoprire i nomi di chi occuperà gli ultimi due sedili disponibili in griglia, ovvero quello in Williams al fianco di Alexander Albon e quello in Haas al fianco di Kevin Magnussen. Entrambe le squadre sono mete appetibili per Mick Schumacher, in lotta per restare in F1. Il tedesco è in trattativa per il rinnovo con il suo attuale team, la Haas, ma è un'opzione anche per la Williams, come ha ammesso il team principal Jost Capito.

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Servono due anni di apprendistato

Capito, nel suo intervento a Speedweek, ha speso parole di comprensione per il tedesco, valutandolo una valida soluzione per il suo team: "Mick è ovviamente un'opzione per noi perché secondo me merita di restare in Formula 1. Sono dell'idea che un pilota abbia bisogno di almeno due anni per imparare tutto ciò che serve per correre in F1, compresi i trucchi del mestieri, e che possa mettere a frutto tutti questi insegnamenti solo nella sua terza stagione".

Il volante di Nicholas Latifi vede in lizza anche Logan Sargeant, attualmente al terzo posto in classifica nella Formula 2: l'americano ha bisogno di chiudere tra le prime cinque posizioni della graduatoria per ottenere la Superlicenza. Sullo sfondo invece restano le candidature di Antonio Giovinazzi e Jack Doohan.

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Alla ricerca di due piloti veloci

Su cosa cerchi di preciso la Williams, però, lo ha spiegato bene Dave Robson, responsabile delle prestazioni del veicolo: "Abbiamo bisogno di qualcuno che sia all'altezza di Albon ad ogni fine settimana e che gli stia con il fiato sul collo. L'ideale sarebbe un pilota che lavora nella stessa direzione quando si tratta di preparare l'assetto della vettura, ma di sicuro servono due piloti competitivi. Detto questo, tutte le speculazioni sul secondo pilota non ci preoccupano minimamente. Come tecnico, ti concentri comunque interamente sulla competitività della macchina, ed abbiamo dimostrato di avere una monoposto alla quale è facile adattarsi, lo si è visto a Monza quando Nyck de Vries è salito a bordo al posto di Alex".


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