L'editoriale del Direttore: KO in Canada, viva Le Mans!

L'editoriale del Direttore: KO in Canada, viva Le Mans!© Getty Images

In Canada il Cavallino vive il suo peggior week end dell'anno, con una SF-24 troppo brutta per essere vera. Nel frattempo a Le Mans le Rosse si preparano ad andare a caccia del secondo successo di fila alla 24 Ore, pur non da favorite

11.06.2024 10:31

Sprofondo rosso. La Ferrari affonda in Canada. Quella che doveva essere la pista del definitivo lancio del Cavallino sulle ali dell’entusiasmo dopo il travolgente successo di Charles Leclerc nella sua Monte Carlo, diventa teatro di un flop clamoroso. A Montreal, le Rosse chiudono con un mesto doppio ritiro all’interno di un week end infernale.

Week da dimenticare per la Ferrari in Canada

Una metamorfosi intrisa di delusione, per certi versi inspiegabile, per una monoposto che avrebbe dovuto giocarsela ai piani alti, sul circuito canadese. Invece, tra capo e collo, arriva uno schiaffone potente, che fa male. Una debacle. Il peggior fine settimana della stagione. Un doppio ritiro dopo aver lottato fuori dalla zona punti e in seguito a una terrificante qualifica terminata in Q2. Non capitava dal GP di Baku del 2022 che entrambe le monoposto del Cavallino finissero anzitempo una corsa. Peggio di così non poteva andare all’interno di questo Mondiale nel quale Max Verstappen non molla e la McLaren continua nella sua incredibile parabola ascendente.

La Ferrari ha corso ai margini della classifica: i due piloti fuori dalla zona punti alla disperata ricerca del passo perduto. Leclerc ha patito un problema alla power unit (perdeva 1”2 sui rettilinei) che i tecnici hanno cercato di risolvere dando indicazioni al monegasco per agire sul volante. Non è stato sufficiente, per cui era stato deciso un pit stop per passare alle gomme slick hard al giro 28 per fare un riavvio dell’elettronica sperando di ripartire cancellando i guai che, invece, non sono scomparsi. Charles a gomme slick fredde ha rimediato una serie di lunghi che hanno consigliato il team di fermare la Rossa.

La sua faccia dentro il box era il manifesto della totale delusione. Non ha fatto meglio Carlos Sainz: avrebbe avuto un danno al fondo dopo il via (segnalato da Vasseur, ma non da Carlos...) e poi ha rotto l’ala anteriore in un contatto con Valtteri Bottas mentre era nella seconda parte del gruppo. Il madrileno con una monoposto ballerina è andato in testacoda al giro 53 causando il contatto con la Williams di Albon. Giusto il ritiro che ha messo fine a un weekend da dimenticare per Maranello. La più brutta prestazione rimediata quest’anno. Lo zero spaccato in Canada è risultato impietoso. Troppo brutto per essere vero.

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499P, a Le Mans in cerca di un altro sogno

Le Mans, un anno dopo. Vigilia in apnea e davanti 24 Ore per sognare di compiere un’altra impresa. Con gli occhi ancora pieni dal sorprendente blitz nell’edizione del Centenario, c’è una Ferrari che si trova di fronte a un appuntamento decisivo. E non solo perché quello sul circuito della Sarthe è evento che da solo vale tutta una stagione. Oltre la gara-mito c’è anche una vittoria che manca da 12 mesi esatti. Proprio da quella 24 Ore di Le Mans destinata a entrare nella leggenda. E c’è anche un occhio a quel Mondiale Endurance dove, fino a questo momento, da una parte si sono assommati una serie di risultati negativi e dall’altra c’è una competitività di una 499P che ha dimostrato, quando non messa in condizioni di non nuocere dal Bop, è in grado di giocarsela contro ogni tipo di rivale.

Sono nove i Costruttori al via con delle hypercar, un evento epocale per la corsa di lunga durata più famosa del mondo. «Le Mans è sempre una gigantesca sfida», ha raccontato Antonello Coletta alla vigilia dell’appuntamento più atteso dell’anno per quanto concerne l’endurance. Il Global Head of Endurance and Corse Clienti Ferrari ha poi aggiunto: «Dopo la vittoria nell’edizione del Centenario, tutti si aspettano da noi un altro successo, tutti ci aspettano al varco».

Per la Ferrari sarà una sfida di autentica passione, quella a Le Mans, dentro a un enorme pentola a pressione dove tensioni e attese si comprimono, con la notte che dilata sogni e speranze. Un luogo che mette quasi soggezione, sospeso tra quello che è stato e quello che deve continuare a essere se vesti la maglia del Cavallino e ogni volta hai l’obbligo di scendere in pista per vincere. Successi indelebili e imprese leggendarie. Il popolo del Cavallino ha voglia di rivivere una 24 Ore al top con le Rosse a far vibrare il cuore a caccia di un’altra impresa della Regina. I primi test hanno lanciato in orbita Porsche e Toyota, con la Ferrari terza forza. Ma a Le Mans, ce lo ha insegnato quanto accaduto lo scorso anno, tutto può succedere.


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