Conferenza piloti F1 a Baku: "pista interessante, ma vedremo dal vero"

C'è curiosità fra i driver sulle possibili differenze rispetto al simulatore, sul tratto dalla curva 8 alla 10 e se si riuscirà davvero a "tenere giù" in certi punti

Maurizio Voltini

16.06.2016 17:46

Nessuno ha ancora girato effettivamente con la propria monoposto, sul nuovo tracciato di Baku di 6.003 metri (il più lungo dopo Spa), ma dopo averci passeggiato a piedi e soprattutto dopo le prove virtuali al simulatore, è abbastanza normale che le domande nel corso della conferenza stampa con i piloti del giovedì vertano sul circuito. Il primo ad essere "preso di mira" è Fernando Alonso, anche in qualità di "ambasciatore ufficiale" della gara. «Dovremo scoprire in gara se sarà davvero come sembra a piedi e al simulatore, ma la parte fra le curve 8 e 10, stretta e in salita, sarà abbastanza interessante. Il punto focale è il lungo rettilineo: qui la velocità sarà davvero molto alta, per un circuito cittadino. Vedremo se nella realtà si riuscirà davvero a fare tutto in pieno dalla curva 16 fino alla 1 o si dovrà alleggerire», è la risposta dello spagnolo.

Viene puntualizzato come anche dopo la curva 12 si acceleri fino alla staccata della 15 stando fra i muretti, quasi come in un ovale americano però su un circuito stradale, e qui risponde Carlos Sainz: «Dai giri fatti al simulatore sembra si potrà stare in pieno fra quei muretti "che ti aspettano", probabilmente sarà problematico stando dietro a un'altra macchina per via della perdita di downforce. Ma penso che la parte più interessante sia quella successiva, con una staccata difficile e in discesa: è impegnativa. Comunque più difficoltà ci sono e più diventa divertente per i piloti, più la gara sarà aperta agli errori e più sarà divertente anche in qualifica».

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Rispondendo anche che spera di continuare a punti come nelle ultime due gare e come siano stati decisivi gli aggiornamenti portati a Barcellona per la Force India, Nico Hulkenberg aggiunge sul tracciato: «Ovviamente qui è tutto nuovo: non abbiamo nessuna esperienza, nessun giro precedente, per cui tutti partiamo da zero e questo è interessante. Per noi i primi giri saranno fondamentali per capire la pista, anche perché non abbiamo il simulatore, per cui dovremo davvero scoprire la pista da zero, trovare in fretta i limiti e le traiettorie, e così via. Comunque i riferimento col simulatore talvolta sono buoni e talvolta no, alla fine qual che conta è venire in pista e girare davvero, imparando e lavorando sulla realtà». Così si arriva alla questione su quanti giri abbiano fatto al simulatore, e gli altri piloti rispondono attorno all'ottantina e al centinaio di giri, con Alonso che però risponde «zero» e Bottas «Non saprei il numero esatto, ma più della distanza di gara».

Sempre Valtteri Bottas fa un po' il punto per la Williams dopo il podio di Montreal: «È stato un bel weekend per il team, ha portato fiducia all'interno della squadra e della factory. Sappiamo di poter fare buoni risultati e continueremo così. Sicuramente quella di Montreal era una pista che si addiceva alla nostra macchina, ed è stata una delle mie gare migliori, ma credo che anche questa non sia male da questo punto di vista, per cui sono convinto che potremo avere un buon weekend lottando per il podio anche qui». Anche a Carlos Sainz viene ricordata la scorsa gara, per la rimonta dalla ventesima alla nona posizione finale: «È stata una grande soddisfazione, dopo la delusione del sabato e i problemi di Monaco. In Canada pensavamo di essere deboli, invece non lo siamo stati: abbiamo fatto una gara perfetta sia nella strategia che nei pit-stop. Dopo l'Australia non abbiamo avuto particolari aggiornamenti, ma il team sta lavorando bene e non siamo andati molto indietro: stiamo ancora lottando per il 5° posto fra i costruttori, anche se non abbiamo avuto tutti gli aggiornamenti di Force India e di McLaren».

C'è anche una piccola provocazione ad Alonso e Sainz su chi sarà lo spagnolo più avanti in classifica a fine campionato: «Spero io - risponde Carlos - ma sembra difficile, perché la McLaren continua a portare novità e aggiornamenti e quindi non possiamo sapere come andrà verso fine stagione. Ma cercheremo di fare del nostro meglio e dopotutto siamo più o meno alla stessa quota, mi pare. Ma sarà una bella lotta da qui fino alla fine». Da parte sua Fernando risponde: «Lo vedremo. Io sarei contento se Carlos finisse davanti quest'anno ma io fossi in grado di lottare per il campionato l'anno prossimo, perché non c'è una grande soddisfazione a lottare per il 9° o 10° posto. Ma dovrei finire davanti, comunque: siamo a pari punti, ma io non ho finito due gare».

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Ad Alonso viene quindi chiesto se lui creda ancora nella McLaren di quest'anno o guardi più alla prossima stagione. «Credo un po' in entrambe le cose. Ovviamente vorremmo lottare per il campionato: quest'anno non siamo nella posizione per farlo, ma stiamo facendo progressi e siamo sulla direzione giusta, anche se la strada è ancora lunga. Certamente dobbiamo pensare al progetto dell'anno prossimo e impegnarci per diventare più competitivi, ma allo stesso tempo non possiamo dimenticarci che in questa stagione 2016 siamo ancora a giugno, con tante gare ancora in cui fare punti e migliorare la nostra posizione in campionato. Una posizione più alta nella classifica Costruttori aiuterebbe inoltre il team per il prossimo anno e certi sviluppi che possiamo fare nella stagione saranno utili anche nella prossima. Specialmente per quanto riguarda la power unit, perché questa non cambierà molto nei regolamenti 2017. Per cui stiamo continuando a lavorare su entrambi i progetti». 


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