Clamorosa eliminazione in Q1 per Leclerc a Monaco a causa di un’errata valutazione del muretto Ferrari, che non ha ritenuto opportuno fare uscire il monegasco per un ultimo run
Il miglior tempo preso nel terzo turno di libere della mattinata lasciava ben sperare per il pomeriggio, ma in qualifica si è compiuto un autentico disastro. In Ferrari hanno completamente sbagliato la lettura della Q1 per Charles Leclerc, lasciandolo ai box credendo di avere portato a casa il minimo indispensabile per la Q2, ma così non è stato.
Con la pista che andava migliorando Charles, fermo in macchina ai box, si è visto scivolare fino alla 15esima posizione e, beffa delle beffe, sbattuto in 16esima dall’ultimo giro nel compagno di squadra Sebastian Vettel.
A Maranello volevano la Q2 solo con un treno di gomme? Difficile dirlo ora, resta la delusione (comprensibile) per il pilota di casa raccolta da Sky: “E’ un momento difficile perché, in generale e in una pista come Monaco, non possiamo permetterci di essere fuori in Q1. Domani sarà un giorno difficile perché qui non si passa”.
Alla fine del suo run, Leclerc era rientrato ai box mancando la chiamata al ponte per i controlli di rito sulla monoposto eseguiti dai commissari. Ma il tempo perso per spingere la SF90 sulla piazzola dei giudici e aspettare le verifiche, non ha influito con le scelte del team: il tempo (fatale) perso non è stato lì.
La ricostruzione fornita da Leclerc non lascia dubbi: “Ho chiesto se erano sicuri non fosse necessario uscire, anche se avevo un decimo e mezzo di vantaggio, ma non ho avuto risposta, mi avevano detto che ce l’avremmo fatta. A 1 minuto dalla fine è stato chiaro che il mio tempo non era sufficiente, ma era troppo tardi. Sono deluso”.
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