I punti recuperati su Hamilton non illudono Max sui valori in campo: "Dobbiamo migliorare per sfidarli a ogni GP". Per Vettel, sta a Ferrari e Red Bull mettere pressione sui favoriti
Doveva essere una grande festa, Hockenheim tappezzata di Stelle a tre punte, Mercedes title sponsor del GP – a proposito, Wolff ha escluso qualsiasi supporto in vista del 2020 – 200 GP da celebrare, 125 anni di storia nelle corse, con tanto di livrea speciale e abbigliamento in stile automobilismo eroico.
Persino il meteo a girare favorevolmente, il caldo estremo spazzato via. E la pioggia, statistica che raccontava, fino a domenica scorsa, di un dominio totale di Lewis Hamilton nelle gare corse sul bagnato nell’era turbo-ibrida. Premesse ideali.
Si trasformano in un raccogliere i cocci di un GP da dimenticare per Mercedes. Errori di guida affossano una gara iniziata con un solido ritmo, buono per vincere. Errori, capitano.
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La vittoria di Max Verstappen lo avvicina al secondo posto di Valtteri Bottas nel mondiale, recupera 23 punti su Hamilton, ma tanto Max quando Sebastian Vettel si limitano all’analisi di un Gran Premio imprevedibile, piuttosto che immaginare scenari a dir poco improbabili, di un mondiale riaperto. Staccata decisa sul tema: Mercedes è e resta il riferimento.
“Sì, sono ancora tanti punti di ritardo, no?”, dice Verstappen sui 63 che lo separano da Hamilton. “Sono più di due vittorie e loro restano la squadra dominante, credo.
Oggi in pista c’erano condizioni molto insidiose ed è facile commettere un errore come avete visto. Non è stata la loro giornata. Noi siamo riusciti a fare un buon lavoro ma abbiamo ancora molto su cui lavorare per chiudere il distacco e, in realtà, poter davvero battagliare per vincere a ogni gara: abbiamo tanto lavoro da fare.
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È chiaro che, quando possibile, è bello ottenere più punti di loro”. Red Bull in corsa per quell’obiettivo di 5 vittorie stagionali, fissato a inizio anno. L’Hungaroring si presenta come un altro appuntamento favorevole, con una qualifica da prima fila.
Se Verstappen esclude ogni ragionamento in prospettiva iridata, Vettel non può che sposarne il concetto, per una Ferrari competitiva sull’asciutto ma fragile sull’affidabilità.
“Abbiamo ancora molte gare da correre, possono succedere tante cose ma non è che possiamo aspettarci una Mercedes che non fa più punti per il resto della stagione, è piuttosto il contrario, saranno lì.
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Noi dobbiamo assicurarci di migliorare e rendere loro la vita difficile, naturalmente se metti le persone sotto pressione allora le cose iniziano a muoversi. Sta a noi direi, a entrambi, noi come Ferrari e loro come Red Bull”, ha aggiunto Seb.
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