Jones critico: commissari applicano solo un manuale

Jones critico: commissari applicano solo un manuale© sutton-images

L'ex pilota australiano fa parte del gruppo di commissari nominabili dalla FIA, un ruolo che medita di abbandonare formalmente, in disaccordo con il metodo di lavoro indicato

F.P.

23.08.2019 ( Aggiornata il 23.08.2019 12:55 )

Non ha vissuto i momenti roventi del Canada né del GP d’Austria, Alan Jones nella sua posizione di commissario di gara, componente del collegio giudicante nominato dalla FIA. È dallo scorso anno che non è selezionato quale componente ex pilota, una posizione che non sembra mancargli più di tanto, anzi.

Contesta il ristretto margine di interpretazione riconosciuto ai commissari: “Alla fine sono un po’, diciamo, disilluso al momento con la Formula 1. Al punto da pensare seriamente a rinunciare alla mia posizione di commissario”, dice a speedcafè.

Gli episodi avvenuti a Montreal e a Zeltweg possono considerarsi come un ideale spartiacque, in attesa che la FIA metta mano ai regolamenti, necessario passaggio per uniformare le “leggi” al metodo di giudizio e discrezionalità riconosciuto agli steward.

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Sono completamente in disaccordo con molte direzioni o modi in cui stanno procedendo e, ovviamente non puoi criticarli o gettare m**da su di loro se sei un loro dipendente, se sono un commissario della FIA difficilmente posso tornare indietro e restare con loro”.

IL PESO DELL'EX PILOTA

Invoca maggiore libertà di giudizio per gli steward, il non doversi attenere in modo ferreo alla norma: Il commissario dovrebbe essere lì per avere un certo grado di discrezionalità e, alla fine, perché avere un ex pilota nella stanza se non puoi dire ‘No, credo sinceramente che fosse un incidente di gara’, non credo che dovrebbe essere rimesso tutto a un manuale”.

INFRAZIONI TECNICHE, PENALITÀ AI TEAM

Un tentativo, con successiva marcia indietro, di cambiare la prassi si è registrato di recente anche sul fronte delle penalizzazioni inflitte alla squadra anziché al pilota, quando le responsabilità sono principalmente del team, come nel caso dell’unsafe release di Leclerc in Germania, dove a essere multata è stata la Ferrari.

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In ottica 2021 anche il sistema di penalizzazioni per eccesso di componenti della power unit utilizzato in stagione è destinato a una revisione completa. Sul punto, Jones aggiunge: Se hai un problema meccanico credo che dovrebbe essere il costruttore a essere penalizzato, non il pilota e, cosa ancor più importante, lo spettatore che ha pagato per assistere alla gara.

I costruttori hanno una grande fetta dei propri introiti dai diritti televisivi e quella quota dipende dai punti che ottengono in campionato, quindi, sarebbe bene se si sottraessereo punti per aver infranto stupide regole meccaniche”


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