La FIA ha esaminato il dossier avanzato da Racing Point, a contestare il funzionamento automatico della ripartizione della frenata utilizzato da Renault. Non è il sistema in sé a violare le norme tecniche, piuttosto il configurarsi come un aiuto alla guida, in violazione del regolamento sportivo
La FIA si è pronunciata sulla protesta avanzata da Racing Point, al termine del GP del Giappone, contro il sistema utilizzato da Renault sulle due monoposto, un automatismo nella ripartizione della frenata slegato dall’azionamento manuale da parte dei piloti.
Il sistema, nell’accusa del dossier sottoposto da Racing Point ai commissari di gara di Suzuka, opera in modo programmato e in funzione della posizione della monoposto sul circuito. Quindi, su ogni curva attua una ripartizione della frenata autonoma dall'intervento del pilota.
Un funzionamento in violazione dell’articolo 27.1 del Regolamento Sportivo, che recita “il pilota deve guidare l’auto senza aiuti”. L’analisi della documentazione è stata affidata al Dipartimento tecnico della Federazione, con un supplemento di dati fornito da Racing Point il 16 ottobre scorso.
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Sulla base dei documenti e delle analisi condotte sulla centralina standard della FIA e sul volante delle due Renault, entrambi prelevati e sigillati dopo il GP del Giappone, il dipartimento ha riportato ai commissari del GP del Giappone il 23 ottobre, con un report contenente l’analisi delle versioni del software Renault, l’analisi del controller della ripartizione della frenata al posteriore e della centralina FIA.
L’esito, sul quale Renault può ricorrere in appello, purché si attivi entro le 17:00 del 24 ottobre, è la squalifica di entrambe le monoposto Renault dalla classifica del GP del Giappone. Il 6° posto di Ricciardo e il 10° di Hulkenberg, cancellati. Di conseguenza, vanno a punti Lance Stroll e Daniil Kvyat e, nella classifica del mondiale Costruttori, Renault resta quinta con 68 punti, davanti a Toro Rosso con 62 e Racing Point con 58.
Premesse ed esito del ricorso Racing Point a parte, è interessante notare i punti sui quali il Dipartimento tecnico della FIA e i commissari hanno deciso di infliggere una pesante sanzione alla squadra francese.
Detto della richiesta di documenti ulteriori, forniti da Renault ed esaminati dal Dipartimento tecnico – non resi pubblici né accessibili a Racing Point, per questioni di proprietà intellettuale – e di una teleconferenza il 23 ottobre, tra le parti e la FIA, Racing Point contestava il punto tecnico della violazione del regolamento, tecnico appunto, in materia di divieto di dispositivi “powered” (motorizzati, autoalimentati) in grado di alterare il bilanciamento della frenata, obbligatoriamente da collegare a un input fisico del pilota. Il controller della ripartizione deve essere attivato esclusivamente da un’azione del pilota. Azione che, di regola, avviene operando sul volante.
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Come si è arrivati a scoprire l’automatismo della ripartizione di frenata utilizzato da Renault? Racing Point ha sottoposto prove video, dai camera-car, dalle quali risulta l’indicazione sul display di una variazione della ripartizione della frenata senza che il pilota agisca sul volante.
Renault ha contesto la validità conclusiva, assoluta, della prova video, pur riconoscendo la variazione del valore di ripartizione rappresentato sul volante. Il team francese, inoltre, Ha indicato in un ex dipendente del team la “gola profonda” che ha imbeccato Racing Point, tuttavia, contestando la conoscenza del funzionamento dell’intero sistema utilizzato sulle monoposto da parte dell’ex dipendente.
La vicenda tecnica ha portato la FIA ad ammettere, nei fatti, la validità del sistema impiegato da Renault. Il controller dei freni posteriori è risultato regolare e non operante in modo predeterminato in funzione della posizione della monoposto sul circuito durante il giro.
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I piloti utilizzano i tasti sul volante per variare la ripartizione. Pertanto, la soluzione utilizzata da Renault è, secondo il Dipartimento tecnico, innovativa nell’approfittare di una zona grigia del Regolamento tecnico, sul quale non risulta in violazione.
La violazione è nel configurarsi, il sistema, come un aiuto alla guida, quindi contravviene al Regolamento sportivo (art. 27.1).
La mano pesante della FIA, con la squalifica di entrambe le monoposto dalla classifica del GP del Giappone, è spiegata dalla Federazione con un esame dei benefici ottenuti dai piloti dall’utilizzo di tale aiuto (Alfa Romeo, in Germania, ha ricevuto una duplice penalizzazione di 30” per il problema legato alla frizione, in partenza, anche in quel caso registrato come un aiuto alla guida).
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