Il tedesco è stato il più veloce nelle prove libere monopolizzate dalla Ferrari, me la SF90 c'è sul giro secco, sul passo ancora non ha lo stesso spunto degli avversari
Michele Salvatore
16.11.2019 11:22
Insinuazioni, accuse pesanti e direttive FIA hanno messo nell’occhio del ciclone la Ferrari dal dopo Austin.
A Interlagos è arrivata la risposta delle Rosse, che hanno monopolizzato la prima fila dopo i due turni di libere. Le SF90 sono tornate ad essere quelle viste fino al GP del Messico, come dimostrano i tempi sul giro secco e le velocità prese sul lungo rettilineo della pista brasiliana.
La partita per la pole e per la vittoria, però, è apertissima: Vettel, Leclerc, Verstappen, Bottas e Hamilton, i primi cinque di ieri, sono racchiusi in appena 0.223”. E nelle simulazioni di gara, le Mercedes hanno messo in mostra un gran ritmo.
Manca il grip
Seb ha lavorato molto con la mescola morbida, trovando il feeling giusto sul giro secco. Meno confidenza sul passo, come il tedesco ha raccontato: “Il mio ritmo è stato migliore sul giro secco rispetto a quello che sono riuscito a tenere in configurazione gara. In questo senso abbiamo bisogno di trovare più grip, lavorando sul bilanciamento della vettura per ottimizzarla in vista dei long run”.
Le condizioni meteo incostanti, soprattutto nel primo turno di libere, hanno complicato il lavoro sull’ottimizzazione del bilanciamento della vettura, perché i giri puliti (e fatti in maniera continuativa) sono stati pochi.
La SF90 ha bisogno di trovare grip ed equilibrio sul passo perché, come detto, gli avversari sono tutti molto vicini. “Sono convinto che possiamo fare un passo avanti anche se credo che la corsa non sarà facile per noi perché mi aspetto che i valori in campo siano simili a quelli degli ultimi due Gran Premi. Ora ci dobbiamo concentrare sulle modifiche da fare per migliorare la nostra performance. Nel terzo turno di libere capiremo meglio che cosa ci possiamo aspettare da qualifica e gara” ha concluso Vettel.
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