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Test Barcellona, Leclerc: 'Procediamo passo dopo passo'

La prima giornata di test non ha visto brillare la Ferrari, per un lavoro specifico condotto anzitutto sulla comprensione della SF1000 e la verifica della correlazione dati con le simulazioni. Charles: "Meglio in curva, c'è più carico"

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

20 feb 2020

Dopo 8 ore di test contano più le sensazioni che non la tabella dei tempi. Charles Leclerc ha completato 132 giri senza intoppi, un lavoro condotto “nell’ombra”, anzitutto rivolto alla comprensione della Ferrari SF1000. L’approccio è diverso rispetto a un anno fa, qualcosa peraltro anticipata in inverno: le somme si tireranno a Melbourne.

“E’ sempre bello tornare in macchina dopo tanto tempo, per me non si è trattato di troppo tempo visti i test Pirelli una settimana e mezza fa.

È una macchina nuova, so quanto lavoro c’è stato per farla rendere al meglio, è stata una giornata liscia, è sempre una sorpresa quando giri e non hai problemi”, ha spiegato Leclerc.

Correlazione dei dati cruciale

Non sono mancate le prove tra ali anteriori diverse, valori di carico aerodinamico differenziati, fronte sul quale è attesa un’evoluzione nel corso della prossima sessione, ovviamente già prevista in fase di sviluppo del progetto. La prima giornata di test è corsa via lavorando “per incrementi”, e Charles ha approfondito: “Sì, è servita per trovare il feeling ma soprattutto conoscere la macchina al meglio e vedere se i numeri che abbiamo dalle simulazioni sono simili ai numeri che abbiamo in pista.

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È molto importante la correlazione tra pista e fabbrica, estremamente importante, poiché tutto il lavoro alla fine è fatto in fabbrica. A volte questi dati non collimano e, quando accade, diventa un problema, adesso vogliamo vedere gli stessi numeri.

L’anno scorso eravamo più concentrati sulla prestazione mentre ora procediamo passo passo, difficile fare confronti adesso, sento la macchina abbastanza veloce in curva.

Più carico e possibilità di regolazione

Dopo i primissimi run, Charles ha registrato un po’ di sottosterzo su gomma dura a centro curva, indicazioni carpite da appunti però legati a una fase dei test con pista ancora fredda. Barcellona ha offerto le condizioni migliori nel primo pomeriggio, con 26° C sull’asfalto, ancora valori distanti dai week end di gara-tipo.

Sul tema gomme, temperatura e carico aerodinamico, Leclerc ha proseguito: “Il riferimento lo avremo alla prima gara, quando le gomme saranno alle giuste temperature e per questo serve la giusta aerodinamica. Se ci affidiamo ai numeri, vediamo che c’è più carico, se questo sarà positivo per portare le gomme nella giusta temperatura lo scopriremo nel tempo.

Quest’anno abbiamo maggiore flessibilità sulle regolazioni, è positivo per i piloti perché possiamo adattare la macchina ai nostri stili di guida, non abbiamo forzato però sappiamo d’avere maggiore flessibilità ed è qualcosa che può essere solo positiva.

Lo scorso anno ci sono state delle gare nelle quali eravamo molto competitivi, mentre in altri avevamo dei problemi. Per adattare la macchina a circuiti differenti serviva flessibilità nelle regolazioni, non si tratta di passare da un estremo all’altro quanto a stile di guida dei piloti, però è qualcosa che ci aiuterà dove nel 2019 abbiamo avuto problemi”.

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