Gilles Villeneuve, 38 anni fa l'ultimo volo dell'Aviatore

Gilles Villeneuve, 38 anni fa l'ultimo volo dell'Aviatore

Era l'8 maggio 1982 quando a Zolder Gilles Villeneuve decollò sulla vettura di Mass trovando la morte nel corso delle qualifiche del Gp del Belgio

08.05.2020 ( Aggiornata il 08.05.2020 12:23 )

L'ultimo volo per l'Aviatore, 38 anni fa. Era l'8 maggio 1982, un sabato, qualificazioni del Gran Premio del Belgio a Zolder. L'ultimo giro di pista di Gilles Villeneuve, che stava tornando ai box quando decollò sulla vettura di Jochen Mass. Finiva così la carriera di uno dei piloti più amati di sempre.


La febbre Villeneuve

La febbre Villeneuve resiste anche oggi, 38 anni dopo. Gilles non lo ha dimenticato nessuno di quelli che hanno avuto la fortuna di vederlo correre, ma lo conosce anche chi in quel 1982 non era ancora nato. Sintomo di un'esistenza che è andata oltre la mera carriera in F1, contraddistinta dalla partecipazione a 67 Gp, nei quali Gilles ha raccolto 6 vittorie, 13 podi, 2 pole e 8 giri veloci. Poca roba, per giustificare l'amore sconfinato che i ferraristi nutrivano e nutrono ancora di fronte all'essenza di questo pilota che aveva scaldato i cuori con una guida mai banale, spesso oltre il limite, talvolta ben poco efficace ma sempre e comunque generosa, con numeri da capogiro, come fossimo al circo, come il mitologico giro su tre ruote a Zandvoort 1979, neanche due mesi dopo il leggendario duello di Digione con Arnoux, per tacere della guida sopraffina a Montrèal 1981, quando sotto il diluvio corse completamente alla cieca con un'ala rotta che gli tappava completamente la visuale, cosa di una pericolosità inaudita. Ma di Gilles catturava anche la struggente umanità, era "un puro", per dirla alla Mauro Forghieri. Insomma, Gilles era quello che vedevi, e la sua umanità lo portò ad un atto di fedeltà ed amicizia assoluto, come quando a Monza, nel 1979, decise di scortare Jody Scheckter e la Ferrari verso un titolo che combattendo avrebbe anche potuto far suo. Ma non lo fece.

Arnoux e Jacques nel nome di Gilles


L'incidente

Probabilmente fu questa stessa umanità a tradirlo. La cronaca di Imola è ben nota, con Pironi e Villeneuve ai ferri corti dopo il traguardo, con Gilles che si sentì tradito dall'ormai ex amico, reo a suo dire di non aver rispettato gli ordini di squadra. Un incontro chiarificatore con Enzo Ferrari, comprensivo con il canadese ma comunque non apertamente contro Pironi, dal momento che la Ferrari aveva fatto comunque doppietta e questa per il Drake era la cosa più importante. Propositi di vendetta portati dunque in Belgio, con Gilles che chiede, e quasi implora, Forghieri di rimandarlo in pista a fine qualifica, anche senza gomme nuove, pur di provare a battere il tempo della vettura gemella di Didier. Poi quel giro, il rientro verso i box, verso un garage che Gilles non raggiungerà mai.

Orgoglio italiano: Jody, Gilles ed il trionfo di Monza 1979


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