Abiteboul: "Le gare fuori dall'Europa sono ancora in dubbio"

Abiteboul: "Le gare fuori dall'Europa sono ancora in dubbio"© Getty Images

Il team principal della Renault sostiene che correre fuori dai confini europei sarà una sfida, soprattutto dal punto di vista economico e della logistica

11.06.2020 ( Aggiornata il 11.06.2020 12:46 )

Liberty Media è a lavoro per garantire uno sbocco autunnale al mondiale di Formula 1 2020, che al momento è composto da sole otto gare, tutte nel Vecchio Continente. Correre fuori dall'Europa è invece più complicato, come sottolinea Cyril Abiteboul, team principal Renault, nonostante Chase Carey voglia provare ad inserire in calendario le gare asiatiche e del Medio Oriente.

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Più un rischio economico che di salute

Andare a correre fuori dai confini europei non è semplice, come sostiene Cyril Abiteboul nelle sua dichiarazioni rilasciate a Motorsport.com: "Le corse extraeuropee sono più in dubbio, perché i voli lunghi sono ancora incerti. In più, difficile trovare un promoter che si assuma il rischio di fare una gara con un pubblico abbastanza numeroso da assorbire i costi della logistica. La sfida è proprio questa, si tratta più di un rischio economico rispetto a quello di salute che c'è in Europa. Il mondo comunque sta tornando ad essere un posto in cui è possibile organizzare delle corse in maniera accettabile. Dobbiamo pensare all'immagine, ricordando quello che è successo a Melbourne, al modo in cui l'abbiamo dovuta lasciare. Il mondo sarà pronto per questo a luglio ed è una grande notizia. Dobbiamo solo capire come possiamo seguire le linee guida dell'OMS nell'ambiente delle corse. Questa è la sfida".

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Il piano B

La serie dei Gp autunnali dovrebbe essere svelata verso fine mese, se Liberty troverà le condizioni per poter far svolgere le gare. Il Medio Oriente dovrebbe riuscire ad ospitare alcune corse come Bahrain (che si è candidata per una doppia gara) ed Emirati Arabi, ai quali si vuole riservare l'esclusiva dell'ultimo appuntamento. Più incerte le tappe asiatiche come Cina, Vietnam e Giappone. Il piano B, nel caso non si riuscisse a correre in questi luoghi, sarebbe quello di disputare altre gare in Europa, come ad esempio il Mugello, che sogna di ospitare il primo Gp di F.1 nella sua storia.


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