L'ex di Ferrari e Mercedes spiega che la rivoluzione del 2026 a livello di motori sia una buona occasione per abbassare i costi ed attrarre nuovi motoristi
La Formula 1 è uno sport che ha sempre guardato avanti, ma in questo caso sta guardando molto avanti. Ross Brawn infatti ha parlato in esclusiva a Racefans.net del cambio regolamentare che riguarderà i motori a partire dal 2026.
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Le attuali power unit sono entrate in vigore nel 2014 e vi resteranno fino al 2025, anno dopo il quale i motori in F.1 andranno incontro a diversi cambiamenti. Niente è stato deciso, ma la linea è chiara: carburanti sostenibili ed emissioni zero entro il 2030. Per questo, il nuovo regolamento non potrà essere sbagliato, anche per attrarre nuovi costruttori, come ha spiegato Brawn: "Ci stiamo concentrando su questo, la FIA con il suo gruppo e la F.1 con il suo, è questa la nostra priorità. Quali saranno le prossime power unit? Per prima cosa, dobbiamo chiederci quali siano gli obbiettivi".
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Brawn poi ha proseguito: "Come incoraggiare l'investimento in una potenziale nuova powertrain? Quali lezioni abbiamo appreso dalle attuali power unit? Tutto ciò deve far sì che la Formula 1 diventi più attrattiva possibile per i fornitori di motori. In tutto ciò, dobbiamo tenere in conto il lato economico. Le squadre hanno bisogno di potersi permettere dei motori che siano anche dei buoni motori. Dunque abbiamo di fronte abbastanza cambiamenti per i prossimi propulsori e non vogliamo perdere l'occasione di fare un significativo passo avanti".
Due parole anche per la rivoluzione regolamentare prevista inizialmente per il 2021 e slittata al 2022: "Queste regole sono già state stabilite. Non nego che ci sarà qualche intoppo con queste regole, succede sempre quanto hai un cambiamento così grande. Sicuramente ci saranno piccole cose da aggiustare".
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