Torna d'attualità il sistema Dual Axis Steering insieme ai dubbi di legalità avanzati da Red Bull. In Austria Mercedes proverà il sistema, Marko avanzerà una protesta ufficiale?
Mentre a Spielberg il paddock mostra il nuovo nuovo volto, un basso profilo obbligato, senza le megastrutture dei motorhome e le ferree prescrizioni del protocollo FIA di contrasto al coronavirus da rispettare, riemergono questioni attuali quattro mesi fa e destinate a esserlo nuovamente. Perlomeno a far discutere.
L'editoriale del Direttore: F.1, da sogno proibito a realtà!
E si torna a parlare del DAS Mercedes, con il team intenzionato a provare il sistema al Red Bull Ring, come riportato dal giornalista Michael Schmidt su Auto Motor und Sport. In Australia, Mercedes decise che non avrebbe utilizzato il dispositivo di variazione della convergenza, ma il circuito tra le colline della Stiria ha caratteristiche differenti e la gestione della gomma, soprattutto in condizioni di gran caldo, è risultata essere un problema nelle ultime edizioni della corsa.
Così, sperimentare l’apporto del DAS e misurarne l'eventuale beneficio cronometrico diventa un obbligo. Lo scorso marzo, Helmut Marko si presentò sul piede di guerra nei confronti della Mercedes, convinto che il DAS fosse illegale. La cancellazione del Gran Premio – e prima ancora l’annuncio del mancato utilizzo sulle W11 – risolsero un tema aperto e risolsero una minaccia di richiesta di chiarimento ufficiale ai commissari durante il week end di gara.
GP Austria, Binotto: Ferrari aggiornata in Ungheria
La materia rischia di tornare di assoluta attualità tanto più in rapporto ai distacchi che la pista dovesse indicare da venerdì. Interpellato sulla possibilità di avanzare una protesta formale, Marko ha commentato: “Ci penseremo dopo, adesso vogliamo anzitutto organizzare bene questo Gran Premio e in sicurezza”.
Link copiato