Primo podio in carriera per il francese della Renault che, a fine gara, non si risparmia dal togliersi qualche sassolino dalla scarpa
Il Gran Premio di Sakhir è stata la gara delle “prime volte” perché, oltre alla prima vittoria per Perez, Esteban Ocon festeggia il primo podio in carriera: il secondo posto al termine di una delle gare più pazze dell’anno.
Gioia immensa segnata dalle lacrime di felicità sul traguardo, che non gli hanno impedito di chiudere la giornata con una stilettata diretta, probabilmente, ai vertici Renault.
“Ho pianto sul traguardo, ecco quanto sono emozionato! E’ stata una stagione difficile per noi, non sempre il lavoro ha pagato, ma abbiamo continuato a spingere con determinazione ed è stato importate prendersi questo risultato. Quando sempre meno persone credono in te, è importante invece continuare a credere nelle proprie capacità e alla fine il lavoro ha pagato”.
Chiusura polemica rivolta a chi, nel box, non vede in lui un possibile punto di riferimento come lo è stato Ricciardo (che l’anno prossimo sarà in McLaren) e non crede alle sue potenzialità tanto da puntare su Alonso per il prossimo biennio?
Ocon, però, preferisce guardare avanti e ripartire da questo secondo posto come firma su una stagione chiusa in crescendo e trampolino di lancio per in 2021 da vivere assolutamente non all’ombra dell’asturiano due volte campione del mondo.
“Daniel è stato un punto di riferimento fantastico - Ha concluso - la sua seconda stagione è stata positiva, ma nel complesso penso di essere migliorato molto anche io e passo dopo passo sono riuscito a conquistare questo podio: un risultato straordinario”.
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