E' stato il fine settimana degli addii e degli arrivederci, a cominciare da Sebastian Vettel e Sergio Perez. Ma anche la pista ha detto cose interessanti, con la Red Bull al top e la McLaren di nuovo terza nel Costruttori
Ancora non ha un contratto per il 2021, e la corsa di Albon non è che sia stata la miglior garanzia per averlo. Sergio Perez, ad Abu Dhabi, ha corso con un casco che sapeva tanto di addio, come se in fondo alla Red Bull non ci credesse nemmeno più di tanto. Avrebbe voluto godersi quella che potrebbe essere stata l'ultima gara, provando a regalare alla squadra il 3° posto nel Costruttori. Niente invece è andato bene: prima la sostituzione alla power unit a costringerlo a partire dal fondo, poi un ko per un guasto tecnico che lo ha messo fuori dalla corsa quando ancora a Yas Marina non era calata la notte. Casco in testa e testa bassa, il messicano è tornato al garage a consolare alcuni meccanici che, per l'emozione, non sono riusciti a trattenere le lacrime. Scene struggenti di un F1 spietata, se davvero Sergio non dovesse esserci più. E' andato tutto veramente male, in questa ultima domenica di Sergio Perez con la Racing Point e forse con la Formula 1. It's racing, diranno. Ma un congedo così, Sergio non lo meritava davvero.
Renault, il saluto a Ricciardo
¡Qué año! Nunca nos dimos por vencidos pese a la adversidad.
— Sergio Pérez (@SChecoPerez) December 13, 2020
¡Nos perdimos 2 GPs por el Covid, problemas de fiabilidad y aún así lo dimos siempre todo! No sé qué siga, pero sí sé que lo que venga estaré dando siempre lo mejor de mí. ¡Gracias por su apoyo! pic.twitter.com/WkC9broTbH
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