Carey e la F1 in streaming: 'Discussioni concrete con Amazon'

Carey e la F1 in streaming: 'Discussioni concrete con Amazon'© Getty Images

La Formula 1 intrattiene discussioni non solo con Amazon ma anche con tutte le piattaforme di streaming, per ampliare la diffusione del campionato e raggiungere un nuovo pubblico

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Fabiano Polimeni

23.12.2020 ( Aggiornata il 23.12.2020 12:40 )

Su un piano, almeno, la Formula 1 del dopo-Ecclestone ha accelerato e compiuto enormi progressi: l’apertura verso la diffusione di contenuti sui social e le piattaforme digitali. Spesso si è discusso della possibilità che i Gran Premi venissero trasmessi anche attraverso canali alternativi alla trasmisione televisiva satellitare a pagamento e non sono mancati esperimenti – circoscritti a specifici Paesi –.

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Così, la notizia diffusa dal Financial Times, con le parole di Chase Carey su trattative in corso con Amazon (e non solo) per lo streaming della Formula 1, non fa che rinnovare un fronte più volte discusso. La partnership con il servizio AWS è già una realtà e ha consentito di offrire un maggior numero di dati statistici al pubblico.

Piattaforme digitali per un nuovo reach

Con Netflix la F1 ha aperto le porte del paddock e dei box, senza filtri, producendo la serie Drive To Survive, tre stagioni già proposte agli appassionati. Adesso si discute di un possibile ampliamento allo streaming, in un equilibrio necessario tra diritti della pay tv e alternative come un eventuale accordo con Amazon Prime.

“Siamo in concrete discussioni con Amazon e tutte le piattaforme globali digitali. Rappresentano un potenziale partner incredibilmente importante e un’opportunità per noi di espandere e far crescere il nostro business”, sono le parole di Carey al Financial Times, negli ultimi giorni da amministratore delegato della F1, prima di cedere il timone a Stefano Domenicali.

Oltre alla prospettiva nuova che un eventuale accordo aprirebbe per i tifosi, l’apertura alla diffusione in streaming dei GP costituirebbe un sostanziale, nuovo, elemento di entrate nelle casse della Formula 1.

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Non va dimenticato, tuttavia, come il campionato 2020 abbia avuto proprio nei diritti televisivi la fonte principale di entrate, alla luce dei diritti venuti meno dai promoter dei GP, costretti a organizzare gare a porte chiuse e con Liberty a contribuire alle spese.

Una posizione, quella della pay tv satellitare, che sarà interessante capire come potrà essere “tutelata” parallelamente a una diffusione dei GP su piattaforme come Amazon Prime.


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