Frederic Vasseur e Beat Zehnder parlano della gestione delle (poche) risorse disponibili e le scelte compiute sullo sviluppo della monoposto 2022 rispetto al progetto che andrà in pista dal Bahrain
Il 2021 vissuto dalla prospettiva delle squadre più piccole è nelle scelte da compiere, tra attenzioni da riservare alla monoposto che andrà in pista dal Bahrain, a marzo, e lo sviluppo di un progetto 2022 inedito. In Haas, Steiner ha confermato come sulla VF-21 si farà poco, spostando le risorse da subito sul prossimo campionato, salvo un progetto 2021 che dovesse rivelarsi sbagliato.
In Alfa Romeo gli equilibri sono grossomodo simili. A Hinwil si lavora ancora sulla C41 che verrà presentata il 22 febbraio a Varsavia e lo spazio dedicato all’evoluzione di una monoposto di fatto “matura” è marginale. “Abbiamo iniziato il lavoro sul 2022 a inizio gennaio, faremo un mix tra lo sviluppo della macchina 2021 e 2022 nelle prime settimane e poi passeremo alla 2022.
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L’interrogativo è capire dove potremo essere a marzo, capire se avrà senso o meno investire e sviluppare. Con un progetto totalmente nuovo può avere senso partire il prima possibile, all’inizio il tasso di miglioramento è grandissimo e puoi avvantaggiarti. E’ una questione di compromessi da compiere, alla fine di un progetto come siamo adesso con la macchina 2021 è più difficile compiere miglioramenti, perciò credo presto passeremo interamente al 2022”, le parole del team principal.
Considerazioni sulle quali si inseriscono quelle del direttore sportivo Beat Zehnder, a introdurre anche il fattore budget cap e il vantaggio che avranno i grandi team, ancora, nella progettazione della macchine destinata al prossimo anno. Ci vorranno un paio di stagioni prima che il livellamento delle differenze di spesa produca i suoi frutti. Intervistato da Auto motor und sport, Zehnder spiega come “sarà un 2021 difficile se consideriamo che dobbiamo ancora sviluppare un po’ la macchina con 23 gare da correre e preparare il 2022 a tutto gas.
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Il budget cap sarà un vantaggio ma non nel 2022. Siamo un team molto efficiente e se guardo la lista del personale di tutti i team e la confronto con la nostra, siamo stabilmente quelli che in pista hanno pochissime persone.
I vantaggi del budget cap si vedranno nel 2023 e 2024, i grandi team non licenzieranno dalle 300 alle 400 persone nell’arco di una notte. Useranno la fase di transizione per sviluppare le nuove macchine 2022 con più risorse e personale: le squadre ricche hanno sempre auto un vantaggio quando sono cambiati i regolamenti. Quella che potrebbe essere più difficile sarà la fase di adattamento rispetto a squadre che non dovranno cambiare nulla”.
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