Pirelli, una Monza "rear-limited" e gli scenari della qualifica sprint

Pirelli, una Monza "rear-limited" e gli scenari della qualifica sprint© Pirelli

Sono le mescole intermedie della gamma Pirelli le protagoniste del GP d'Italia, su un circuito da alte velocità e gestione cruciale della trazione e della tenuta delle gomme posteriori

F.P.

07.09.2021 ( Aggiornata il 07.09.2021 09:31 )

Qualifica sprint, ci risiamo. Dopo Silverstone, tocca a Monza accogliere il week end insolito, con la qualifica vera anticipata al venerdì pomeriggio. Sabato un surrogato di gara, breve e dalla libera scelta di gomme con le quali partire. Poi, GP d'Italia domenica, nuovamente con la libera mescola al via.

Pirelli conferma le mescole C2, C3 e C4 per il prossimo appuntamento in calendario, dove storicamente la strategia in gara è vincolata a un unico pit-stop. Mentre sul rettilineo principale si transita a 300 orari già sulla linea d'arrivo, passare in pit-lane con il limitatore è una penalizzazione da limitare nell'arco della gara. Così, le variazioni sul tema potranno esserci sull'abbinamento tra mescole, certo non sul numero si fermate ai box. 

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Strategia, il fattore qualifica sprint

Anche in ottica qualifica sprint, i pochi giri del sabato pomeriggio verranno affrontati verosimilmente da tutti con mescola soft.

"In passato abbiamo visto che a Monza sono possibili diverse strategie, e con la sprint qualifying che rappresenta un'altra importante variabile del weekend, i team devono ripensare completamente la loro strategia per il fine settimana", commenta Mario Isola.

Frenata, trazione e le Lesmo

Conta la velocità massima, certo. Conta la potenza del motore, il basso drag. Conta tantissimo, nell'economia del tempo sul giro, la prestazione in frenata e in trazione, fuori dalle varianti. Così come il tempo lo fai ancor più nel tratto tra l'uscita della Roggia e la Ascari, le due di Lesmo da aggredire contando su una stabilità in curva che per tanti sarà critica. Macchine leggere, minimo carico aerodinamico, un asfalto mediamente abrasivo e con bassi livelli di aderenza. La ridotta deportanza non aiuta chi ha difficoltà a gestire l'aderenza al posteriore.

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"Si tratta di un circuito rear-limited che pone l'attenzione sulla trazione, quindi la sfida principale è impedire che i pneumatici posteriori scivolino e si surriscaldino troppo, visto che con un assetto a basso carico aerodinamico le monoposto sono meno "incollate" all'asfalto. Anche il meteo giocherà un ruolo, poiché questo aspetto è amplificato dalle alte temperature", conclude Isola.

Scenario meteo, al momento, all'insegna del bel tempo, sole e temperature estive, dalle previsioni.


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