Sono le mescole intermedie della gamma Pirelli le protagoniste del GP d'Italia, su un circuito da alte velocità e gestione cruciale della trazione e della tenuta delle gomme posteriori
Qualifica sprint, ci risiamo. Dopo Silverstone, tocca a Monza accogliere il week end insolito, con la qualifica vera anticipata al venerdì pomeriggio. Sabato un surrogato di gara, breve e dalla libera scelta di gomme con le quali partire. Poi, GP d'Italia domenica, nuovamente con la libera mescola al via.
Pirelli conferma le mescole C2, C3 e C4 per il prossimo appuntamento in calendario, dove storicamente la strategia in gara è vincolata a un unico pit-stop. Mentre sul rettilineo principale si transita a 300 orari già sulla linea d'arrivo, passare in pit-lane con il limitatore è una penalizzazione da limitare nell'arco della gara. Così, le variazioni sul tema potranno esserci sull'abbinamento tra mescole, certo non sul numero si fermate ai box.
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Anche in ottica qualifica sprint, i pochi giri del sabato pomeriggio verranno affrontati verosimilmente da tutti con mescola soft.
"In passato abbiamo visto che a Monza sono possibili diverse strategie, e con la sprint qualifying che rappresenta un'altra importante variabile del weekend, i team devono ripensare completamente la loro strategia per il fine settimana", commenta Mario Isola.
Conta la velocità massima, certo. Conta la potenza del motore, il basso drag. Conta tantissimo, nell'economia del tempo sul giro, la prestazione in frenata e in trazione, fuori dalle varianti. Così come il tempo lo fai ancor più nel tratto tra l'uscita della Roggia e la Ascari, le due di Lesmo da aggredire contando su una stabilità in curva che per tanti sarà critica. Macchine leggere, minimo carico aerodinamico, un asfalto mediamente abrasivo e con bassi livelli di aderenza. La ridotta deportanza non aiuta chi ha difficoltà a gestire l'aderenza al posteriore.
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"Si tratta di un circuito rear-limited che pone l'attenzione sulla trazione, quindi la sfida principale è impedire che i pneumatici posteriori scivolino e si surriscaldino troppo, visto che con un assetto a basso carico aerodinamico le monoposto sono meno "incollate" all'asfalto. Anche il meteo giocherà un ruolo, poiché questo aspetto è amplificato dalle alte temperature", conclude Isola.
Scenario meteo, al momento, all'insegna del bel tempo, sole e temperature estive, dalle previsioni.
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