Un GP di Russia dominato fino all'arrivo della pioggia, poi il contrasto tra la volontà di Norris e le indicazioni del muretto. McLaren che torna grande e vincente deve studiare e migliorare dopo quanto successo a Sochi
Distrutto. Così, Lando Norris, affida ai social sensazioni e stato d'animo dopo un Gran Premio di Russia sfuggito di mano nel finale, con l'avversario più forte trovato nel meteo. Forse, il secondo, nell'ostinazione a non seguire la chiamata del muretto box, del passaggio da gomme slick a intermedie.
Col senno di poi, facile criticare. Ha scommesso contro le previsioni, al buio di informazioni sull'evoluzione della pioggia e l'intensità - che i monitor invece rappresentano agli ingegneri - per tenersi stretta quella prima posizione, con il timore di fare la scelta sbagliata, su una pista umida ma sulla quale lui, come Alonso, Leclerc (leggi le reazioni di Charles), Vettel, sono riusciti a navigare meglio di chiunque altro. Il peggioramento improvviso delle condizioni ha trasformato l'azzardo in debacle. La possibilità dell'impresa epica in scelta clamorosamente errata. Capita e servirà per crescere. A pilota e squadra.
"Fa davvero male. È doloroso per me e per la squadra, abbiamo perso insieme questa gara. Mi sento così male, probabilmente sarà così per un po', è che contava così tanto. Però, io, noi, torneremo più forti e migliori. Lo so". Ancora, Lando, su Instagram.
A rileggere le fasi decisive che hanno scritto l'epilogo del GP di Russia, ci pensa Andrea Seidl. È sfumata non solo la vittoria di Lando ma, da una prospettiva di squadra, una possibilità di allungare ulteriormente sulla Ferrari nel mondiale Costruttori, che con il podio di Sainz si traduce in appena un +3 punti sulla Rossa (234 a 216,5).
"Come sempre, in queste condizioni difficili, si tratta di una comunicazione tra pilota e muretto, utilizzando tutte le informazioni che abbiamo in termini di previsioni meteo, di cosa stanno facendo le altre macchine, provando ad aggiornare Lando al tempo stesso e ottenere riscontri dal pilota su quali siano le condizioni in pista. È così che si assume una decisione sul rientrare o meno", spiega il team principal.
Il muretto a richiamarlo ai box, lui a opporsi, "No!", convinto che in quelle condizioni di aderenza sarebbe riuscito a portare a casa la MCL35M e la vittoria. Magistrale, peraltro, la guida di Lando in condizioni critiche di aderenza.
"Con le informazioni che gli abbiamo dato e le sensazioni avute in pista, Lando ha sentito che stare fuori con gomme slick andava bene, alla fine non l'abbiamo scavalcato nella decisione. È qualcosa che dovremo analizzare, capire cosa avremmo potuto fare meglio. È chiaro che, col senno di poi, è stata la scelta errata che abbiamo fatto come squadra", riconosce Seidl. "Però, vinciamo e perdiamo insieme. La cosa importante è imparare da quanto accaduto, analizzare la cosa e andare avanti".
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