GP USA, Ferrari: il compromesso difficile tra primo e terzo settore

GP USA, Ferrari: il compromesso difficile tra primo e terzo settore

Gli aggiornamenti alla parte ibrida della PU rendono la SF21 competitva nella prima parte del giro, ma non abbastanza, per battere la McLaren. La vettura di Wokin, nel complesso è avanti per il vantaggio che guadagna nella parte finale del circuito 

Michele Salvatore

23.10.2021 12:39

Il responso delle prove libere del GP USA dice che Mercedes e Red Bull sono irraggiungibili, ma anche che il favore del pronostico pende verso la squadra campione del mondo.

Hamilton, infatti, sarebbe stato l’autore del giro più veloce se non si fosse visto annullare il tempo per aver oltrepassato, di poco, i track limits. Senza contare che la classifica finale di venerdì è composta da 5 vetture spinte dalla PU della Stella a inseguire Perez nella top ten.

Variabile di Austin è l’affidabilità. Bottas è entrato in penalità per aver montato la sesta ICE e le sue 5 posizioni da scontare in griglia aprono almeno un posto tra la seconda e la terza fila e una finestra da sfruttare per gli outsider per inserirsi nella lotta per il podio.

GP USA, l'analisi dei passi gara

Le difficoltà del terzo settore del COTA

E la lotta tra Ferrari e McLaren si preannuncia molto serrata. Le vetture, specialmente nelle FP2 sono sembrate molto vicine. IL cronometro dice che Leclerc e Sainz si sono piazzati rispettivamente settimo e nono, ma bisogna dire che entrambi non sono stati perfetti nell’attacco al tempo.

“Abbiamo provato diversi assetti e siamo migliorati un po' dalle FP1 alle FP2. Il ritmo è buono, peccato il traffico nel terzo settore del mio giro veloce, non sono riuscito a chiudere un tentativo che sembrava promettente” ha detto Sainz.

“Abbiamo completato il programma previsto, provando diverse soluzioni. L’aspetto più impegnativo sono i dossi che rendono la pista particolarmente insidiosa per la gestione delle gomme, viste le temperature alte che stiamo trovando. Tendono a surriscaldarsi nel nel terzo settore”.

Ed è proprio nella parte finale del COTA che la SF21 va in sofferenza. Nei primi due settori, si notano i passi fatti avanti con l’aggiornamento della parte ibrida della power unit che, in teoria, dovrebbero valere fino a due decimi a giro. Nel terzo settore, però, dove contano guidabilità e trazione, la Rossa soffre il confronto con Mercedes, Red Bull e McLaren.

Il lavoro da fare nel terzo turno di libere

Nei box della Rossa, dunque, c’è ancora un bel po’ di lavoro da fare sull’assetto per mettere la macchina a posto sia per qualifica e gara. Temperature e sconnessioni dell’asfalto hanno mandato in crisi le gomme, che si degradano in fretta, come visto sia nel long run di Leclerc con le medie sia nei 10 giri fatti con le soft da Sainz. E’ tutta una questione di equilibrio, dunque, tra setup, traffico e un pensiero alla gara perché ad Austin si può sorpassare e sacrificare qualcosa in termini di velocità per guadagnarla sul ritmo è un azzardo che potrebbe pagare: “Il degrado delle gomme ci ha complicato le cose, dobbiamo ottimizzare l’assetto per la gara - ha detto Sainz - qui si sorpassa, è più importante che la vettura sia in ordine per domenica”.

Dello stesso avviso Leclerc, pronto a pagare qualcosa nel primo settore per bilanciare la vettura e chiudere il gap con la McLaren, al momento, più pronta: “Dobbiamo lavorare nella terza sessione per trovare il giusto compromesso di prestazione tra primo e terzo settore. Risparmiare qualcosa a inizio giro, potrebbe permetterci di forzare nelle ultime curve per avvicinare e battere le McLaren”.


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