GP Usa, FP2, i passi gara: Mercedes davanti, McLaren c'è

GP Usa, FP2, i passi gara: Mercedes davanti, McLaren c'è© Getty Images

Analizziamo i passi gara del venerdì di Austin, che mettono in evidenza una Mercedes competitiva ma con una Red Bull non lontana, mentre nel gruppo di mezzo emerge la McLaren ma con Aston e Alpine vogliose di sorprendere

23.10.2021 10:16

E' stato un venerdì difficile da interpretare, ma capace comunque di fornire qualche indizio per il prosieguo del fine settimana del GP degli Usa. Tanto traffico in pista a macchiare sia le simulazioni di qualifica che quelle sui passi gara, oltre ad un asfalto molto irregolare segnato da molti avvallamenti, aspetto già sottolineato dal recente appuntamento del Motomondiale. Detto delle simulazioni di qualifica, con Verstappen lontano per via del traffico nel primo tentativo e fermato da un problema al cambio nel secondo (ma comunque veloce fino al momento del guasto), andiamo qui ad analizzare i passi gara delle FP2 di Austin.

GP Usa, FP2: cronaca e tempi

Mercedes veloce, ma la Red Bull c'è

La seconda sessione di prove libere ci ha consegnato una Red Bull più competitiva rispetto al turno della mattinata americana, anche se è giusto dire che Mercedes resti davanti con il ruolo di favorita per la prova di Austin. I long run come detto hanno dovuto fare i conti con il molto traffico in pista, aspetto che non ha permesso ai piloti di mettere a segno troppi giri consecutivamente. Tuttavia, in questa situazione Lewis Hamilton ha dimostrato di essere il migliore: l'inglese, nel suo stint con gomma media, ha girato sul piede dell'1'41"1, anche se i giri cronometrati non sono stati tantissimi. Tutti molto vicini invece Bottas, Perez e Verstappen: tra i tre il messicano è risultato un pelo più rapido, evidenziando però un po' di degrado, e lo stesso vale per Bottas, mentre l'olandese, seppur complessivamente dietro nei tempi, all'ultimo tentativo ha messo a segno un crono che gli dà tranquillità, sia dal punto di vista della prestazione che da quello della tenuta delle gomme. L'utilizzo della media fa pensare che i due top team vogliano azzardare una strategia ad una sosta, con partenza con la mescola C3 e secondo stint con la più dura, la C2, anche se non sarà affatto facile: l'ipotesi di un GP con due soste è molto forte, ma dipenderà da tanti fattori, come evoluzione della pista e scelte sugli assetti da parte delle squadre.

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Tra Ferrari e McLaren, sbuca l'Aston Martin

Interessante il confronto per il ruolo di terza forza sul tracciato texano, ruolo che per adesso sembra appartenere alla McLaren. Diversamente dal solito, la casa di Woking ha approcciato il fine settimana andando "su" di potenza sin da subito, decisione quasi mai presa nel corso dell'anno. Anche per questo i riferimenti sono stati molto buoni e, incrociando i tempi con la Ferrari, superiori a quelli del Cavallino: con la media Norris è stato più rapido di Leclerc di circa un paio di decimi al giro, con un degrado che è apparso simile tra le due macchine; la situazione si è riproposta con mescola morbida tra Ricciardo e Sainz, con l'australiano più competitivo dello spagnolo.


Da questa partita però non vanno escluse Alpine ed Aston Martin (al netto dei carichi di benzina che, ovviamente, non conosciamo). L'Alpine è stata l'unica tra queste squadre a testare la dura, portando a casa riferimenti non negativi con Ocon, mentre Alonso ha girato con la media e, seppur in stint più brevi, è stato più veloce di McLaren e Ferrari. Attenzione poi all'Aston Martin, che ha dedicato tantissimo tempo alle prove sulla lunga distanza, scelta logica con Vettel dal momento che il tedesco sarà costretto a partire dal fondo per via della sostituzione della Pu. Seb e Stroll hanno effettuato un run piuttosto lungo con la mescola media, con un passo medio che gli pone a metà tra Norris e Leclerc; poi il canadese ha provato brevemente la morbida, ma con tempi poco indicativi, mentre il tedesco ha girato con costanza con la dura: anche in questo caso, il potenziale è parso interessante.

Credit to @tonisokolov1011

Perez: "Margini di miglioramento sul passo"


Situazione in via di sviluppo

Regna l'equilibrio dunque in quel di Austin, per una situazione ancora in via di sviluppo. Le variabili sono tante ed alle squadre spetta di deliberare le loro scelte sugli assetti, fattore chiave quando in pista i valori sono così ravvicinati. Si dovrà prestare molta attenzione anche all'evoluzione della pista per comprendere se sia meglio una strategia a due soste oppure se ci saranno i margine per una gara ad un solo stop.

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