GP Messico: il fine settimana in 5 punti

GP Messico: il fine settimana in 5 punti© Getty Images

Partenza magistrale di Verstappen che passa in testa con la complicità di Bottas, andando a vincere al termine di un fine settimana enigmatico per quanto riguarda le prestazioni; domenica non bella ma "utile" per la Ferrari, mentre Giovinazzi...

08.11.2021 13:02

Partenza e giochi di squadra: ci risiamo

Di esempi se ne trovano facilmente. Mansell e Prost ad Estoril 1990, Raikkonen e Vettel a Monza 2018, ancora Vettel e Leclerc a Sochi 2019. Tutti esempi, sì, di partenze di uomini Ferrari che hanno fatto discutere, ma a loro modo tutte quante diverse tra loro ed a loro volta differenti da quella di Città del Messico tra Bottas ed Hamilton. Un episodio che ha rispolverato la questione sulla fattibilità o meno di giochi di squadra da mettere in atto nel momento più difficile della domenica, quello del via. E' possibile decidere a tavolino una partenza, con le tante incognite che accompagnano lo spegnimento dei semafori? Tendenzialmente, no. Tranne in casi tipo Sochi, unica pista che può favorire uno scambio di scia tra primo e terzo, proprio come avvenne due anni fa in Russia tra le due SF90. Chi criticò aspramente la partenza di Monza 2018, deve tenere in conto una cosa: quella domenica c'era già un accordo tra le due Ferrari per un successivo scambio di posizioni, con Vettel più preoccupato di tenere dietro Hamilton piuttosto che passare Raikkonen; può darsi che questo accordo ci fosse anche Mercedes ieri, ma in Messico l'errore di Valtteri è stato quello di lasciare una traiettoria alla sua sinistra a Verstappen, per di più quella più gommata e di conseguenza quella migliore per affondare la staccata, vantaggio puntualmente sfruttato da Max. Non siamo ai livelli di Mansell e Prost, fatto che non c'entra niente con Città del Messico 2021: all'Estoril Nigel chiuse con astio e decisione verso la vettura gemella, qui da parte di Valtteri c'è un errore di valutazione che con un mondiale in ballo non può e non deve capitare. Una ribellione? Un atto di lesa maestà? Piuttosto una mancanza clamorosa di acume tattico da parte del finnico; anziché andare dritto per la sua strada con leggero spostamento a destra, nei primissimi metri avrebbe dovuto prendere immediatamente la sinistra, per due motivi: primo per garantirsi la miglior traiettoria possibile, secondo perché così facendo Max avrebbe avuto spazio solo sull'erba, bloccato da Valtteri davanti e da Lewis alla sua destra. Concesso spazio all'olandese, Valtteri ha giustamente alzato in anticipo in piede per non complicare ulteriormente la vita al caposquadra, finendo però per essere speronato da Ricciardo: questa è l'unica cosa per cui il 77 non ha colpe. Restano le immagini di un episodio controverso, di certo inatteso: si fa fatica a credere ad una ribellione estrema del finlandese in coda ad un rapporto di lavoro che va a concludersi, ma qualunque sia stato il motivo (possibile fosse convinto che Hamilton fosse dietro e non accanto?), resta una macchia enorme in un mondiale 2021 già di per sè tutt'altro che immacolato.

Bottas si difende: "Non ho sbagliato, volevo dare la scia a Lewis". Ma Toto si arrabbia


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi