GP Brasile, Hamilton: "Red Bull veloce come in Messico? Sarebbe un problema"

Il GP del Brasile può essere un crocevia importante della stagione, con un Verstappen che in caso di vittoria si ritroverebbe tra le mani un bottino da gestire con parsimonia nelle ultime tre gare del campionati. Ma questi non sono pensieri che Lewis Hamilton ha alla vigilia di Interlagos, preso com'è dalle prestazioni e dal timore di cambiare ancora una volta power unit.

Il punto centrale è proprio questo, vedere se la Red Bull offrirà le stesse prestazioni del Messico. In quel caso, ha spiegato Hamilton, sarà dura: "Se la Red Bull Racing avrà la stessa velocità del Messico anche in Brasile, allora sarebbe un vero problema. Abbiamo di fronte una sfida difficile come quella del Messico, la Red Bull ha avuto la macchina migliore per tutto l'anno. Due anni fa sono stati molto forti ad Interlagos, vediamo se riusciamo a mettere loro un po' di pressione. Cambio di Pu sulla mia vettura? Non lo so ancora, non posso dire ancora nulla. Da quanto mi risulta i motori non sono ancora arrivati ??qui e non abbiamo ancora deciso nulla. Da quanto ne so con i motori sono a posto, ma lo scopriremo più avanti quando faremo la riunione con gli ingegneri".

Riguardo il fine settimana brasiliano, tra caratteristiche della pista e Sprint Qualifying, Hamilton ha detto: "La qualifica sprint non è un vantaggio se la tua macchina non è la più veloce. Anche qui si tratterà di portare le gomme nella migliore finestra di utilizzo, è un aspetto sul quale lavoriamo molto con i tecnici, soprattutto qui perché avremo solo una sessione di prove libere prima delle qualifiche. Nonostante i lunghi rettilinei, Interlagos è una pista difficile sulla quale superare, quindi potrebbe non essere la pista migliore per una gara sprint. Di solito devi avere una macchina che è più di un secondo al giro più veloce di quella del tuo avversario per avere una possibilità di sorpasso al 50%. Per quanto riguarda la nostra macchina, direi che rispetto agli altri anni è una vettura più difficile da ottimizzare. E' difficile da spiegare, ci sono tanti elementi di dettaglio, ed è complicato estrarre il massimo potenziale dalla monoposto. In generale, quest'anno è più difficile comunque fare previsioni".